Napoli, i lavoratori Tim protestano: “Azienda ferma”

di Redazione

Napoli – Martedì 22 novembre i lavoratori Tim, T.i.i.t, Hrs, con sede al Centro Direzionale di Napoli, sono scesi in strada per un’assemblea pubblica per sensibilizzare l’azienda e le istituzioni in merito alla disdetta unilaterale del secondo livello di Contrattazione da parte dell’Azienda; Multe Agcom e nuove regole sull’ultimo miglio; Nascita di Open Fiber; Mancanza di un Piano Industriale.

“Siamo nuovamente in piazza con i lavoratori Tim a protestare contro l’assenza di un Piano Industriale serio, a tutela di un’azienda strategica per il paese”, dichiara Massimo Taglialatela, segretario generale della Uilcom Campania.

“Abbiamo assistito solo ad una serie di iniziative mirate all’impoverimento delle lavoratrici e dei lavoratori. Riduzione dei costi e nessun investimento di prospettiva. Siamo preoccupati perché vediamo un’azienda ferma, in balia delle onde. Altre aziende aggressive sul mercato, le multe dell’Agcom e la questione dell’ultimo miglio ancora non risolte ma che rappresentano un pericolo”, insiste e sottolinea il leader della Uilcom Campania.

“La nostra mobilitazione che porterà allo sciopero nazionale del 13 dicembre continuerà fino a quando l’azienda non darà segnali rassicuranti e soprattutto si ripresenti al tavolo per dialogare e non con l’arroganza dimostrata fino ad oggi”, conclude Massimo Taglialatela.

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