Napoli, caso Romeo: spunta dossieraggio contro de Magistris

di Redazione

Napoli – Un dirigente del Comune di Napoli stava preparando per conto dell’imprenditore Alfredo Romeo un dossier per far perdere voti a Luigi de Magistris nella campagna elettorale per le amministrative dello scorso giugno.

Inquietante se venisse confermato quanto emerso in un’inchiesta che coinvolge alcuni manager del gruppo dell’imprenditore alberghiero napoletano, già coinvolto otto anni fa nell’indagine “Global Service” sugli appalti per la manutenzione stradale, che portò all’arresto di cinque assessori della giunta Iervolino e al suicidio dell’ex assessore Giorgio Nugnes prima del processo.

In Campania non è il primo caso di dossieraggio contro un esponente istituzionale di rilievo: stessa sorte toccò infatti all’ex governatore della Campania, Stefano Caldoro, sei anni fa.

Il nuovo caso che riguarda il sindaco de Magistris è emerso durante un interrogatorio di uno dei testimoni nell’inchiesta per corruzione con cui la procura di Napoli punta i riflettori nei confronti del gruppo imprenditoriale. Sulla vicenda il sindaco ha rilasciato un commento nel corso di un’iniziativa per la giornata contro la violenza sulle donne: “Quello che leggo non mi meraviglia. Ho sempre detto che in questi anni, prima da magistrato e poi da sindaco, hanno fatto, stanno facendo e faranno di tutto per farmi fuori dal punto di vista istituzionale”. “Non so nulla di questa vicenda, ma mi sono fatto un’idea. Da quando siamo entrati a Palazzo San Giacomo abbiamo scardinato un sistema e in questo c’era anche la vicenda Romeo”, prosegue de Magistris.

La raccolta di documenti “compromettenti” sarebbe stata svolta in vista delle elezioni amministrative di giugno 2016, terminate con la rielezione di de Magistris a sindaco di Napoli. “Internalizzare la gestione del patrimonio – ricorda de Magistris – è stato rompere un grumo che portò anche a vicende giudiziarie complesse, dove al di là dell’esito penale si comprendeva la capacità tentacolare di Romeo di arrivare ovunque”.

Sul “committente” del dossier, avversario politico di de Magistris alle scorse elezioni, non c’è ancora chiarezza, ma de Magistris sottolinea che “gli avversari che ho all’interno delle istituzioni e nella politica non sono pochi. Valuterà la magistratura, ma abbiamo visto in campagna elettorale che hanno fatto di tutto per gettarmi fango addosso, screditarmi, colpire e diffamare. Questa cosa non mi meraviglia, è la punta di un iceberg. Ogni giorno verifico cosa cercano di fare per farci cadere e lo dico sempre pubblicamente, perché i cittadini devono essere informati di quello che accade”, conclude.

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