Aversa, Giudice di Pace: numeri da “capogiro”

di Nicola Rosselli

“Sono il responsabile di tutti gli uffici giudiziari italiani e posso dire, senza timore di esagerare, che la cittadella giudiziaria di Aversa è una delle più belle se non la più bella di quelle presenti in Italia”.

A parlare Antonio Mungo, responsabile degli uffici giudiziari presso il Ministero di Giustizia, che la presidente del tribunale di Napoli Nord, Elisabetta Garzo, non ha esitato a definire nel suo intervento il “padre putativo” dell’ufficio giudiziario normanno, l’unico, nel 2013, ad essere di nuova istituzione nel panorama della geografia giudiziaria nazionale.

“Quella di oggi – ha continuato Mungo – è la conclusione di un percorso iniziato nella primavera del 2013 quando abbiamo iniziato a lavorare per aprire il tribunale di Napoli Nord. Dopo questo ufficio, a breve, termineranno i lavori per due maxi aule. Di queste attività va dato atto a tante persone. Oltre a quelle già ricordate e sedute a questo tavolo, voglio ricordare l’architetto Menale e il compianto sindaco di Aversa Giuseppe Sagliocco del quale conservo una foto insieme, mentre in maniche di camicia, ci aggiriamo per l’allora cantiere del tribunale all’interno del Castello Aragonese. Vado via con un solo cruccio, ma credo si risolva a breve e che mi invitiate, all’insediamento del primo consiglio dell’ordine degli avvocati di Napoli Nord”.

Napoli Nord che si presenta oggi, come pubblicizzato a margine dell’inaugurazione della nuova struttura, con un ufficio del giudice di pace di Napoli Nord che presenta numeri da capogiro. Oltre ad Aversa, dopo la riforma, sono stati accorpati gli uffici di Trentola Ducenta e Frattamaggiore per un bacino potenziale di utenza di poco superiore a quattrocentomila abitanti. A collaborare con la presidente Garzo nell’organizzazione i magistrati Pasquale Ucci per il settore civile e Marco Giordano per quello penale.

A fronte di 44 giudici di pace in organico sono solo 14 quelli presenti con un tasso di scopertura del 60%. Tasso che scende al 30% (ma, comunque, sempre alto) quando si va a verificare l’organico del personale amministrativo che vede 9 presenze effettive sui 12 in organico. Al 31 ottobre scorso erano 37253 i procedimenti civili e 3147 quelli penali (dibattimentali e Gip) pendenti. In attesa di assegnazione a magistrati, alla stessa data: 15695 processi civili, 132 nel dibattimento penale e 2124 nei Gip.

Sono, invece, 6000 le sentenze civili in attesa di pubblicazione, mentre quelli penali sono 341. Le sentenze penali in attesa di dichiarazione di irrevocabilità sono 400. L’informatizzazione dei servizi di cancelleria è praticamente inesistente. Dall’ufficio di presidenza si apprende che si è dato vita ad una serie di iniziative prodromiche per questa attività, dando la massima precedenza e priorità per consentire un reale snellimento della mole di lavoro attualmente in carico.

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