Aversa, Di Foggia: “Giudice di Pace, ok nuova sede ma c’è ancora da fare”

di Nicola Rosselli

Aversa – Organico e organizzazione. Inaugurato ufficialmente questa mattina (guarda articolo e foto) il nuovo Ufficio del Giudice di Pace del Circondario di Napoli Nord e già le polemiche fioccano.

«Finalmente il taglio del nastro, che avviene ad una settimana dall’inizio dell’operatività piena dell’ufficio e questo – ha dichiarato il vicepresidente dell’Associazione Nazionale Giudici di Pace Nicola Di Foggia (nella foto) – ci ha consentito di saggiarne già l’allocazione interna e la distribuzione delle aule e delle cancellerie pensata e realizzata, come sempre, inaudita altera parte, senza mai interpellare il Foro, ma tenendo presente sempre e solo le esigenze del ‘castellano’. Molto c’è ancora da fare; bisogna razionalizzare ed ottimizzare gli spazi, altrimenti il passaggio rischia di essere percepito come una perdita piuttosto che un guadagno. Bisogna ricavare ambienti per gli avvocati e per i servizi all’avvocatura. La priorità è la carenza di personale amministrativo, ed è ora che le amministrazioni dei Comuni facenti parte del circondario, si sensibilizzino cominciando a fare qualche opportuno sacrificio per la cittadinanza e per l’efficienza del servizio giustizia, appannaggio di tutti e non solo della città di Aversa. Purtroppo il Foro di Napoli Nord paga, tra i tanti, anche lo scotto di non avere la rappresentanza istituzionale del Consiglio dell’Ordine».

Sulla stessa scia il segretario della Camera Civile di Aversa l’avvocato Alfredo Altobelli: «Ferma la soddisfazione per il nuovo ufficio, sarà necessario effettuare alcuni interventi, non solo manutentivi, presso i nuovi uffici: il cortile retrostante dovrà necessariamente essere coperto per consentire la sua fruibilità agli avvocati dal momento che gli spazi interni non sono proprio vastissimi. Mancano difatti spazi idonei per la verbalizzazione da parte degli avvocati, sedie scrivanie onde consentire che il lavoro quotidiano sia svolto nella maniera più dignitosa possibile. Insomma luci ed ombre nella nuova sede: mali vecchi e nuovi, come quelli dell’assoluta insufficienza del personale amministrativo ridotto oramai a pochissime unità. Con l’ulteriore rischio di accorpamento di altri uffici come quello di Marano di Napoli, con carichi di lavoro sicuramente da far tremare i polsi, si rischia di avere a che fare con una macchina elefantiaca, senza alcuna possibilità di controllo. Il nuovo ufficio del Giudice di Pace, da poco trasferito, rischia di ammalarsi di nuovo degli stessi mali che minavano la salute del vecchio Ufficio».

Ad evidenziare l’unità dell’avvocatura casertana, Napoli Nord compreso, il presidente dell’ordine forense Carlo Grillo che sarà presente ad Aversa con il vice Francesco Buco e il tesoriere Pierluigi Basile. «Veniamo – ha affermato Grillo – a dimostrare la vicinanza ai colleghi di Napoli Nord che consideriamo alla pari, anzi, basta vedere come al Congresso Nazionale di Rimini a rappresentare l’Ordine c’erano 8 aversani e 7 casertani. Continueremo su questa strada della rappresentanza unitaria ad oltranza anche perché Napoli Nord non potrà votare prima del 2018. Complimenti alla presidente Garzo per la sua determinazione che ha portato all’inaugurazione di sabato. Permangono i problemi di personale ed in questo senso stiamo cercando di fornire una collaborazione dell’Ordine così come già avvenuto in altri casi sia di ordine economico che di strumentazioni e di personale».

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