Renzi: “I cinquestelle gridano onestà e poi falsificano firme”

di Redazione

Ercolano (Napoli) – “Quante occasioni abbiamo perso, com’è successo a Pompei, che era diventato il luogo dove le cose non andavano: ma ora siamo ripartiti e Pompei, Ercolano, sono diventati un orgoglio nazionale”.

Lo ha detto il premier Renzi a Ercolano in un incontro per il Sì al referendum del 4 dicembre. “L’Europa metterà a posto la cattedrale di Norcia, ne siamo contenti ma vorrei che i sindaci possano anche mettere i denari per rimettere a posto le scuole”, ha aggiunto.

“Il rapporto con l’Europa va cambiato perché la stabilità dei nostri figli è più importante del patto di stabilità”.

Sul Mezzogiorno: “In questi giorni abbiamo presentato dati positivi dell’economia. Ma quando li presento qui al Sud vado in difficoltà. Il problema è che abbiamo regioni in cui si viaggia a velocità superiore alla Germania e zone che continuano a soffrire in modo profondo il morso della disoccupazione. Bisogna investire per bene nel Mezzogiorno. Nel Sud per me si può cambiare”.

Inevitabile il passaggio su Grillo e il suo movimento. “Avete visto i Cinque stelle, che sono stati forse i primi a contestare il sistema? Alcune cose non erano mica sbagliate, ma entrano nel palazzo e diventano peggio degli altri. Quando sono fuori urlano onestà, poi arrivi e scopri che copiano le firme, falsificano le firme. E’ moralismo a giorni alterni se gli altri prendono un avviso garanzia dicono infame, venduto, mafioso; se è uno dei tuoi allora: poverino, ha sbagliato, c’è presunzione di innocenza. E’ un atteggiamento incomprensibile”.

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