Immigrazione clandestina: 13 arresti a Salerno

di Stefania Arpaia

Salerno – Tredici persone sono state arrestate, mercoledì mattina, a Salerno, per associazione a delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina.

Si tratta di cittadini somali finiti tutti in manette mentre è stato chiesto anche l’arresto di un cittadino tedesco. I fermati organizzavano i viaggi della speranza, impersonificando una vera e propria agenzia di viaggi.

Chi decideva di partire era informato sul luogo di partenza e di arrivo e poteva usufruire di un servizio di accompagnamento riservato fino al paese europeo che voleva raggiungere.  

Il blitz della polizia di Salerno del questore Pasquale Errico coordinata dai pm della Direzione distrettuale Antimafia Elena Guarino e Rocco Alfano, ha permesso di smantellare l’organizzazione criminale. 

Pare che il gruppo avesse il proprio leader in Germania che diramava ordini e movimenti da compiere e fosse in contatto con uomini in varie città italiane.

Le indagini sono state avviate all’indomani dell’approdo nel porto della città campana, nella primavera del 2015, della nave Chimera della Marina Mercantile, con a bordo 545 persone di nazionalità somala. Dopo le operazioni di sbarco, gli agenti avevano visitato le strutture di accoglienza dove i migranti erano stati ospitati, raccogliendo testimonianze su vessazioni e trattamenti disumani subiti nel corso del tragitto dalle coste libiche verso l’Italia.

Gli inquirenti hanno ricostruito le modalità di viaggio. Una volta giunti in Italia, gli immigrati dovevano chiamare il numero di telefono del referente dell’organizzazione più vicino al porto di sbarco dopo che la famiglia dalla Somalia aveva fatto un versamento sulla carta di credito dell’organizzazione. Una volta in Italia veniva prelevato da un “passatore” che gli procurava i documenti falsi e tutto l’occorrente per il viaggio a un prezzo che poteva variare dai 2mila ai 5mila euro.

A seguire, l’immigrato veniva accompagnato nel paese di destinazione, ad esempio la Germania, di solito in treno con regolare biglietto. Tutto succedeva appena arrivati in Italia, in modo da non chiedere l’asilo e sparire nel nulla allontanandosi dal centro di accoglienza prima di qualsiasi controllo.

Le indagini hanno permesso di appurare che con lo sbarco della nave Chimera, l’organizzazione ha guadagnato 150mila euro.

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