Premio Nobel per la Pace al presidente colombiano Juan Manuel Santos

di Redazione

Il premio Nobel per la Pace 2016 è stato conferito al presidente colombiano Juan Manuel Santos. Santos, spiega il Comitato norvegese, è stato scelto per gli sforzi messi in campo nel processo di pace con le Farc, che hanno portato all’accordo di agosto, poi respinto dal referendum del 2 ottobre. “Dedico questo premio al popolo che ha sofferto così tanto durante questa guerra”, ha dichiarato Santos.

“La pace è vicina e possibile – ha proseguito Santos -, ora tutti noi colombiani dobbiamo unirci per conquistare il premio più importante: una pace giusta e duratura. Vi ringrazio molto, questo è un grande riconoscimento per il mio paese e il suo popolo”.

Secondo il Comitato del Nobel, il presidente colombiano ha compiuto “sforzi risoluti nel portare a termine la guerra civile lunga 50 anni e che è costata la vita ad almeno 220mila colombiani, oltre ai sei milioni di sfollati”. “Il premio – si legge ancora nelle motivazioni ufficiali – deve essere visto come un omaggio al popolo colombiano che, nonostante grandi difficoltà e abusi, non ha mai perso la speranza di una pace giusta, e a tutte le parti che hanno contribuito al processo di pace. Questo tributo è stato pagato, non da ultimo, ai rappresentanti delle innumerevoli vittime della guerra civile”.

Il Comitato norvegese non nasconde tuttavia qualche preoccupazione per l’assegnazione del Nobel per la Pace: “Questo risultato ha creato una grande incertezza per il futuro della Colombia. C’è un pericolo reale che il processo di pace subisca una battuta d’arresto e che la guerra civile divampi di nuovo. Questo rende ancora più importante che le parti, con a capo il presidente Santos e il leader delle Farc, Rodrigo Londoño, continuino a rispettare il cessate il fuoco”.

“Anche le Farc meritano questo premio”, ha detto Ingrid Betancourt, la franco-colombiana tenuta in ostaggio dalle forze armate rivoluzionarie dal 2002 al 2008 in Colombia. Al momento dell’assegnazione, la Betancourt non ha saputo trattenere le lacrime e ha espresso grande soddisfazione per la decisione di Oslo. “Sono ottimista per il futuro”, ha aggiunto.

Le dichiarazioni della Betancourt hanno ricevuto la risposta del capo dei guerriglieri colombiani delle Farc, Timoleon Jiménez detto Timoshenko, che ha affermato: “L’unico premio che la guerriglia vuole è quello della pace con la giustizia sociale per una Colombia senza paramilitari, senza rappresaglie o menzogne”.

“Sono felice per la Colombia e per il presidente Santos. Un amico prezioso, un leader vero. Merita il Nobel per la pace 2016”, ha scritto il premier Matteo Renzi su Twitter.

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