Istat: “In Italia economia debole”

di Stefania Arpaia

Roma – L’economia italiana è ancora debole. E’ questa la notizia diffusa dall’Istat nella nota mensile di settembre.

L’indice dell’economia “segna nell’ultimo mese l’ottava variazione negativa consecutiva, suggerendo per i prossimi mesi un proseguimento della fase di debolezza”. E ancora: “I dati più recenti sull’economia italiana delineano uno scenario di persistente debolezza dei livelli di attività economica”.

Situazione ancora di fermo quindi soprattutto per quanto riguarda la crescita che resta pari a zero. Nel secondo trimestre del 2016 la crescita è stata praticamente nulla. La revisione dei conti nazionali ha confermato la mancata variazione del Pil, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, rispetto al trimestre precedente.

Inevitabile la sfiducia da parte dei consumatori. A settembre, è stata rilevata la seconda flessione consecutiva. “Le aspettative delle imprese sono risultate in miglioramento, ma non vanno comunque oltre i livelli dello scorso giugno”, hanno spiegato gli economisti.

“Nel frattempo – si sottolinea nella nota – prosegue la fase di decelerazione degli scambi mondiali e di rallentamento dell’attività economica nell’area euro”.

Gli unici miglioramenti rilevati sono in relazione al Made in Italy: “Il settore manifatturiero ha evidenziato lievi miglioramenti mentre le famiglie hanno incrementato i loro risparmi. I prezzi al consumo sono tornati ad aumentare dopo sette mesi. Inoltre la revisione del Pil del secondo trimestre ha portato a correggere al rialzo la variazione congiunturale degli investimenti fissi lordi, risultata pari a +0,2% (rispetto a -0,3% della stima precedente)”.

Leggero incremento anche per gli occupati: ad agosto è stato registrato uno +0,1% rispetto a luglio, +13 mila individui. Il tasso di disoccupazione si è attestato all’11,4 per cento.

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