Evasione fiscale nel Casertano, sequestri per oltre 3 milioni alla Carsic e M.I. Medical

di Redazione

La Guardia di Finanza di Caserta ha completato di dare esecuzione a due decreti di sequestro preventivo, emessi dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della Procura, aventi ad oggetto beni per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro, nei confronti di due società a responsabilità limitata con sede nella provincia di Caserta, di cui una esercente l’attività di casa di cura convenzionata con il Servizio sanitario nazionale e l’altra operante nel settore del commercio di articoli medicali e ortopedici.

L’adozione della misura cautelare reale è intervenuta a seguito dell’esecuzione di complesse indagini che hanno consentito di accertare che le società – “Carsic” Scarl di Venafro (Isernia), con sede legale a Caserta, facente capo a Ernesto Caterino, e “M.I. Medical” srl di Marcianise – avevano omesso il prescritto versamento all’Erario, in un caso, di ritenute fiscali certificate e, nell’altro, dell’Iva, realizzando, in tal modo un’ingente evasione fiscale.

Considerato l’elevato valore indiziario degli elementi raccolti nel corso dell’attività d’indagine, la Procura – in virtù della normativa che prevede la possibilità di applicazione della “confisca per equivalente” – ha avanzato richiesta di sequestro, al fine di inibire il consolidamento del vantaggio economico derivante da evasione.

Emessi, quindi, i provvedimenti di sequestro preventivo dei beni intestati alle società e ai suoi amministratori. Pertanto, i finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria di Caserta hanno sequestrato immobili, rapporti finanziari e quote societarie, fino al raggiungimento delle somme corrispondenti alle imposte sottratte alle casse dello Stato.

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