Aversa, “anno zero” per lo sport: squadre di calcio e pallavolo “cacciate”

di Livia Fattore

Aversa – Dopo aver praticamente sbattuta la porta del PalaJacazzi in faccia all’Aversa Volley Ball, squadra di pallavolo che milita nella seria A2, ieri è stata la volta dell’Aversa Normanna, squadra di calcio che, dopo un’onorevole e lunga parentesi in serie C, dallo scorso anno milita nei dilettanti in quella che una volta era la serie D.

Il comandante della Polizia municipale, Stefano Guarino, nella sua veste di dirigente di settore, ha provveduto a disdire la convenzione che legava la società presieduta da Giovanni Spezzaferri al Comune di Aversa.

In precedenza, era stato chiesto al presidente della Volley Ball, Sergio Di Meo, il pagamento di ben 5.800 euro per l’utilizzo del PalaJacazzi per poco più di quindici giorni con un costo orario di 150 euro. “Abbiamo fatto una riunione con sindaco, assessore al ramo e dirigenti nella quale ho ribadito le nostre ragioni. Il discorso verte sul pagamento delle bollette Enel, ma noi abbiamo provveduto alla manutenzione sia ordinaria che straordinaria. Nel 2014 avevamo chiarito la situazione e si era confermato l’iter seguito sino ad oggi. Questa mattina la revoca della convenzione, ma sono fiducioso”.

“Apprendo con stupore e dispiacere della improvvisa revoca della convenzione per la concessione dello stadio alla Società Aversa Normanna. Questa amministrazione comunale – ha dichiarato dall’opposizione il capogruppo consiliare del Pd, Marco Villano – ce la sta mettendo tutta per esser ricordata come quella che ha affossato lo sport cittadino che invece, visti anche i livelli che ha raggiunto andrebbe incentivato”. “Soltanto pochi giorni fa – aggiunge – avevo evidenziato le problematiche legate alla gestione del Palasport dove una società che tra poco inizierà il campionato di A2 si è vista quadruplicare i costi di utilizzo. Prima il palasport, oggi lo stadio. E’ la dimostrazione che qualcuno in Comune non considera lo sport un patrimonio e una risorsa per la città. Auspichiamo che l’amministrazione comunale possa ritirare quanto prima il provvedimento di revoca decidendo di avviare subito un tavolo di concertazione con tutte le società sportive per giungere ad un’intesa soddisfacente sia per le casse del comune che per chi con grandi sacrifici porta in giro per la penisola il nome della città”.

“Forse – conclude ironicamente Villano, ricordando lo slogan elettorale della coalizione che amministra la città normanna – chi ha Aversa in mente avrà dimenticato l’importanza dello sport. Noi no, quindi se l’amministrazione non prenderà provvedimenti ci faremo carico anche di una proposta per tutelare lo sport”.

A gettare acqua sul fuoco l’assessore con delega allo Sport, Alfonso Oliva. “Devo tutelare lo sport cittadino, ma anche gli interessi della collettività e delle casse comunali per cui cercherò di contemperare entrambe le esigenze trovando un punto di equilibrio che soddisfi tutti. Per quanto riguarda il Palazzetto, in particolare, considerato gli alti costi di gestione l’orientamento è di darlo in gestione a terzi”.

La tariffa oraria per l’utilizzo del PalaJacazzi fu determinata dal commissario straordinario Mario Rosario Ruffo in sede di approvazione del bilancio preventivo 2016 in 150 euro l’ora. A seguito delle proteste degli addetti ai lavori l’assessore Alfonso Oliva si è fatto promotore di una variazione di bilancio che dimezza i costi a 75 euro l’ora. Costi che sono, comunque, lontano dai 25 euro corrisposti lo scorso anno.

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