Referendum il 4 dicembre. Caos a Roma: Tutino abbandona la Raggi

di Stefania Arpaia

Roma – Si voterà il 4 dicembre per il referendum costituzionale. La data è stata stabilita lo scorso lunedì nel consiglio dei ministri.

“La partita è adesso e non tornerà. Non ci sarà un’altra occasione. Sono certo che non la sprecheremo. Il quesito referendario è stato stabilito dalla legge, non dal marketing. Ma potremmo ridurlo a un concetto più semplice. Vogliamo avere un paese più stabile e più semplice o vogliamo tornare alle bicamerali D’alema-Berlusconi o consegnarci a una strana forma di democrazia diretta in cui una srl di Milano controlla la democrazia interna di uno dei più grandi partiti del paese e si lega ai propri amministratori da contratti privati con tanto di penali da pagare? La partita è tutta qui. Qui e ora. Chi vuole cambiare, ci dia una mano”, ha commentato il primo ministro Matteo Renzi, mentre sono molti i partiti che hanno mostrato il proprio malcontento.

Nel frattempo, le acque continuano ad essere agitate a Roma, dove Salvatore Tutino, consigliere della Corte dei conti ha deciso di farsi da parte nella corsa a ricoprire il ruolo di assessore al bilancio del comune della Capitale. “Non posso accettare – ha dichiarato – accuse totalmente infondate e prive di ogni elemento di verità”.

“Avevo dato la mia disponibilità, consapevole delle difficoltà e dei rischi che l’impegno avrebbe comportato. Ma pensavo a difficoltà legate all’impegnativo lavoro che mi sarei trovato ad affrontare come assessore al bilancio della Capitale”.

E ancora: “Da diversi giorni sono sulla graticola sottoposto a esami surreali. Sono diventato oggetto di una contesa in cui, più che i curricula, contano le illazioni e dove le falsità e le beghe di una certa politica fanno aggio su professionalità e impegno. Gli attacchi, del tutto ingiustificati, da parte di esponenti della forza politica che dovrà sostenere le scelte della giunta, minano alla base ogni possibilità di un proficuo lavoro. Perciò, nel ringraziare la sindaca per la considerazione, ritiro la mia disponibilità a fare l’assessore al bilancio. Continuerò, con serenità e rinnovato impegno, a dare il mio contributo alla Corte dei conti”.

Contrario a Tutino, Roberto Fico che aveva dichiarato in precedenza: “Deve scegliere Virginia, ma su quella persona noi abbiamo fatto delle interrogazioni parlamentari, atti motivati e scritti che è bene che un sindaco 5 stelle valuti prima di decidere. Magari ci siamo sbagliati e ha ragione il sindaco, ma quegli interventi vanno presi in considerazione”.

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