Notte di terrore sul Monte Bianco: 17 persone bloccate in funivia

di Stefania Arpaia

Aosta – Notte di terrore per le 17 persone rimaste bloccate sulla funivia del Monte Bianco, ferma sul versante francese del massiccio a causa di un guasto.

Erano a 3mila metri di altezza e non potevano fare nulla per scendere. E’ quanto accaduto nel pomeriggio di giovedì, intorno alle 15.15, a un gruppo di turisti che hanno potuto mettere piede a terra solo nella mattina di venerdì. Ci sarebbe stato un guasto all’origine della vicenda, un accavallamento delle funi in tre punti che non permetteva il corretto funzionamento del collegamento che attraversa il cuore del Monte Bianco.

I soccorsi sono immediatamente giunti sul posto. “Fino a notte erano in 115 le persone bloccate”, hanno fatto sapere i vigili del fuoco. 

All’improvviso, hanno raccontato alcuni testimoni, le cabine hanno avuto una frenata lenta e poi un bloccaggio. In un primo momento si era diffusa la notizia che forti raffiche di vento avessero fatto intrecciare la corda traente con quella portante. In realtà il guasto era dovuto a un malfunzionamento del motore principale della funivia.

Sono in molti i passeggeri che hanno lamentato la mancanza di informazioni da parte dei soccorritori francesi. Con i primi interventi sono state tratte in salvo oltre 50 persone, poi le avverse condizioni meteorologiche hanno fatto interrompere le operazioni in corso.

“C’è stato un momento in cui c’era la nebbia, quindi non potevamo raggiungerli, non vedevamo bene dove erano le cabine – ha raccontato uno dei soccorritori – Siamo stati bloccati perché mentre i gestori degli impianti francesi cercavano di ritirare le funi noi non potevamo operare perché altrimenti avremmo creato dei problemi. Dovevamo fermarci e aspettare che provassero”.

“Siamo rimasti bloccati per otto ore, un po’ troppo, ma ora per fortuna siamo qua”, ha detto uno dei turisti. “Non sapevo per quanto saremmo state bloccate così in alto, su quella cabina ho avuto davvero paura”, ha raccontato invece una donna inglese.

E ancora: “Un soccorritore si è arrampicato sulla cabinovia e ci ha portati in salvo con l’elicottero. Siamo rimasti intrappolati alcune ore, perché i soccorritori davano priorità alle cabine che sarebbero state raggiunte a breve da una grossa nube”.

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