San Marcellino, manifestazione antiracket in ricordo di Antonio ed Ernesto

di Gabriella Ronza

San Marcellino – Si è tenuta lunedì 12 settembre, alla scuola media “Leonardo da Vinci”, alle 10.30, la manifestazione pubblica nell’ottavo anniversario della morte di Antonio Ciardullo e Ernesto Fabozzi, vittime della camorra. Un tema drammaticamente scottante: quello di cittadini che si ribellano alla piaga terribile della criminalità organizzata e che, come martiri, vengono brutalmente uccisi.

“La Fai – Unione Casertana Antiracket ha fortemente voluto la manifestazione in memoria del barbaro omicidio di Antonio Ciardullo e di Ernesto Fabozzi, vittime della camorra per non essersi piegate al racket estorsivo” ha dichiarato Pietro Falco, presidente Fai.

“Guardiamo – continua – a queste persone come esempio di persone coraggiose, con la schiena diritta, piene di dignità: esempio di uomini veri. Ribellarsi alla camorra è un atto giusto ma ad alto rischio di ritorsioni fino al rischio della propria vita, se si è soli: davanti ad una criminalità organizzata poniamo una società civile organizzata”.

All’evento hanno partecipato figure di spicco dei più svariati ambiti civili e sociali: Giancarlo Scafuri, comandante provinciale dei carabinieri di Caserta; il vicequestore Paolo Iodice, dirigente del commissariato di Aversa; il maresciallo Ianniello in rappresentanza del gruppo di Aversa della Guardia di Finanza; il tenente Annunziata in rappresentanza del reparto territoriale dei carabinieri di Aversa; Anacleto Colombiano, sindaco di San Marcellino; don Salvatore Verde, parroco di San Marcellino; Maria Amalia Zumbolo, dirigente scolastico di San Marcellino; il maresciallo Vetriani, comandante della stazione dei carabinieri di San Marcellino; Franco Fabozzi, comandante della Polizia Locale

“La lotta contro la cultura criminale – ha affermato don Salvatore – e camorrista la si può vincere solo attraverso la “formazione e l’informazione” da assicurare al nostro tessuto sociale, oltre che con la testimonianza. Ed è questo il motivo per cui quest’anno sono particolarmente felice che la commemorazione dei nostri concittadini Ciardullo e Fabozzi avvenga nel plesso scolastico delle scuole medie, alla presenza di coloro che professionalmente si curano della formazione dei giovani della comunità cittadina, di coloro che sono preposti alla tutela della legalità e sicurezza del territorio e di coloro che amministrano il paese e soprattutto di tanti cittadini, che hanno riposto all’invito. A nome del vescovo saluto le famiglie Ciardullo e Fabozzi e ringrazio tutti per la presenza, segno di testimonianza e vicinanza, e la comunità parrocchiale che si è resa presente all’appuntamento”.

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