Aversa, pista atletica. Santulli al sindaco: “Io dovrei vergognarmi?”

di Redazione

Aversa – Rispetto alla pista di atletica leggera e alle dichiarazioni di Enrico De Cristofaro, secondo cui il consigliere Paolo Santulli dovrebbe vergognarsi perché in dieci anni non sono riuscito a realizzare l’impianto, mentre lui, invece, in pochi giorni ha già dato l’incarico al progettista, lo stesso Santulli tiene a fare alcune precisazioni.

“Premesso che da quando mi occupo di questa iniziativa non sono stato mai sindaco né ho avuto incarichi di governo – esordisce l’ex parlamentare – tengo a chiarire che sono stato a malapena in maggioranza due anni con Ciaramella, fine consiliatura, con accordo di programma, proprio per seguire l’iter della pista, e poi tre anni con Sagliocco, dove abbiamo maturato tutti gli atti e le autorizzazioni, cui mancavano esclusivamente: l’incarico al progettista e al direttore dei lavori e la gara di appalto”.

Pertanto, secondo Santulli, “se fossero veramente del sindaco tali dichiarazioni sarebbero ignoranti, bugiarde e infamanti. Ignoranti, perché non conosce tutti gli atti le procedure che si sono dovute adottare e tutti gli adempimenti politici e amministrativi che si sono dovuti maturare. Bugiarde, perché l’incarico al progettista, che lui dichiara di avere assegnato, è stato dato dal dirigente dell’Area Lavori pubblici, con determina 280 del 5 agosto scorso. Un atto dovuto, come cita la stessa determina, collegato alla delibera 135 del 1 maggio scorso del commissario straordinario, che dava atto di indirizzo al dirigente dell’Area di individuare i Professionisti e procedere all’incarico del progettista”.

“Va precisato – continua Santulli – che tutto questo avveniva dopo che il sottoscritto aveva denunciato alla Corte dei Conti regionale, lo stesso commissario, perché dal suo insediamento non procedeva a dare seguito agli atti utili a realizzare la pista di atletica, con il rischio della perdita dei contributi, ottenuti dal sottoscritto, persi dall’inerzia dell’Ente, e recuperati ancora dal sottoscritto. Ovviamente c’è stato un ‘richiamo’ scritto della Procura all’Ente. Infamante, perché dopo tutto il lavoro, l’impegno che ho profuso per vedere realizzata questa opera, contributi, suolo, e quant’altro è veramente infamante leggere che il sindaco di Aversa afferma che mi devo vergognare perché in dieci anni non sono riuscito a portare a termine l’impianto di atletica”.

“Nessuno può pretendere riconoscimenti e plausi o riconoscenza, soprattutto da avversari politici. – sostiene ancora Santulli – Ma certe cose però toccano il fondo. Le mie polemiche investono esclusivamente la sfera politica e fanno salvi gli aspetti personali. Devo rivelare, che anni addietro mi fu confidato, simpaticamente, che alcuni ‘mammasantissima’ della politica, novelli Don Rodrigo, di manzoniana memoria, avrebbero sentenziato: ‘Questa pista non sa da fare’, pare perché l’iniziativa nasceva da me. Non ci ho mai creduto, ma tante avversità si sono condensate, stranamente, su questa iniziativa”.

Sul tema della pista di atletica, Santulli invita il sindaco ad un confronto pubblico, ritenendo che, “oltre le vane chiacchiere, attraverso gli atti, sia presentata la verità”.

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