Puzza, protesta davanti Ecotransider. Il sindaco Moretti: “Lottiamo insieme”

di Antonio Taglialatela

Gricignano – Un “prologo” della manifestazione congiunta in programma il prossimo 26 settembre quella messa in scena, lunedì pomeriggio, proseguendo per tutta la giornata di martedì, dai cittadini di Gricignano che hanno bloccato la zona industriale per protestare davanti alla Ecotransider, l’azienda operante nella lavorazione dei rifiuti umidi considerata la “fonte” della puzza che da anni infesta l’area compresa tra Gricignano, Carinaro, Teverola e parte di Aversa.

Numerose le persone che hanno occupato la sede stradale, mandando in tilt il traffico veicolare. Martedì mattina, intorno alle 11, un’auto della Polizia municipale ha notificato all’azienda il provvedimento di revoca del suolo in virtù della decisione del Consiglio di Stato che ha respinto l’appello presentato dal consorzio “Steel Woman” contro la revoca definitiva dell’assegnazione del suolo, sul territorio industriale di Gricignano, disposta dall’Asi di Caserta. Consorzio che ha tra le sue agglomerate la Ecotransider.

I supremi giudici amministrativi, infatti, hanno confermato in pieno la precedente sentenza del Tar Campania. Nella vicenda, sottolineiamo, i miasmi nauseabondi non c’entrano. La sentenza riguarda la somma residua, che si aggira intorno ai 180mila euro, che il consorzio “Steel Woman” non ha versato all’Asi in relazione all’acquisizione di circa 31mila metri quadrati di area ricadente sul territorio industriale di Gricignano e sulla quale oggi opera la Ecotransider. Versamento per il quale, come recita lo stesso provvedimento, sono ormai decaduti i termini.

Da parte sua, il sindaco Andrea Moretti, che nella serata di lunedì ha incontrato in piazza i cittadini, assicura il massimo impegno del Comune: “Noi proseguiamo nel nostro percorso legale e amministrativo, i cittadini nella civile manifestazione di protesta. Insieme riusciremo a centrare l’obiettivo”, dichiara in un’intervista rilasciata martedì mattina (nel video in alto).

C’è poi un altro contenzioso tra Comune ed Ecotransider che riguarda proprio i miasmi. Lo scorso 4 aprile si è tenuta l’udienza sul ricorso presentato dall’azienda contro l’ordinanza del sindaco Moretti, che il 9 settembre 2015 aveva vietato attività di stoccaggio e trattamento dei rifiuti umidi dell’azienda ritenuta la “fonte” della puzza. Ordinanza che i giudici della quinta sezione del Tar Campania, il 24 settembre successivo, avevano sospeso provvisoriamente, proprio dopo il ricorso presentato dalla EcoT.

Il Tar ha deciso di rinviare tutto al 25 ottobre per valutare se l’impianto di biofiltrazione e di “scrubber”, installato dalla EcoT a corredo dei propri impianti, sia utile ad abbattere la puzza. L’impianto è stato di recente ultimato e, in sede di dibattimento, la EcoT ha depositato la documentazione comprovante l’installazione degli impianti richiesti dal Comune e dal Tar, insieme ad una consulenza di parte che conferma il relativo funzionamento. I legali del Comune hanno eccepito che il funzionamento dovrà appurato ad opera dell’Arpac (Agenzia regionale per la protezione ambientale in Campania) perché gli impianti installati potrebbero anche non riuscire ad abbattere gli odori nauseabondi.

Di ieri, inoltre, la notizia di un’interrogazione al ministro dell’Ambiente presentata dal senatore aversano Lucio Romano (leggi qui).

IN ALTO UN VIDEO con immagini della protesta e intervista al sindaco Moretti

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