Viaggia per 400 chilometri legato sotto un tir: fermato giovane migrante

di Redazione

Un ragazzo afghano ha percorso 400 km sull’A1 agganciato con delle cinghie sotto un tir. Il protagonista della vicenda è stato ritrovato ieri pomeriggio dai soccorritori, grazie ad alcune telefonate arrivate alla sala operativa della Polizia Stradale di Frosinone.

E’ intervenuta sul posto la pattuglia della Sottosezione Polstrada di Frosinone che, nonostante ci fosse un intenso traffico legato ai ritorni dei vacanzieri, è riuscita a fermare il camion all’altezza di Ferentino. Dopo aver ispezionato il camion, gli agenti hanno trovato il ragazzo stremato, che è stato subito liberato e portato all’Ospedale di Frosinone.

Secondo quanto ha riferito un portavoce della polizia, il giovane ha consegnato alcuni documenti di un centro di accoglienza in Grecia, sui quali era scritto che era nato nel 2000, quindi minorenne. Tuttavia i medici dell’ospedale hanno eseguito un test osseo per determinare la sua età, certificando che ha circa 20 anni.

Il camionista, interrogato dalla polizia, ha dichiarato di non essersi accorto della presenza del giovane attaccato sotto il tir. Probabilmente, ha spiegato l’autista arrivato dalla Grecia e diretto in Spagna, l’immigrato si è attaccato al suo veicolo durante una sosta fatta dopo il porto di Bari, dove vengono effettuate verifiche approfondite per l’eventuale presenza di migranti.

Identica scena avvenuta la scorsa notte a Terni, dove un altro ragazzo afghano di 18 anni è stato scoperto nascosto sotto il rimorchio di un tir proveniente dalla Grecia e diretto a Civitavecchia. Il giovane immigrato è stato notato da un passante, durante la sosta dell’autista lungo il raccordo Terni-Orte.

La polizia, arrivata sul luogo, ha dovuto inseguire il ragazzo che ha tentato la fuga ma è stato subito bloccato dalla squadra volante e portato in questura. Secondo quanto riferito, il ragazzo proveniente da Kabul aveva intenzione di imbarcarsi per raggiungere la Francia via mare. Anche in questo caso l’autista ha detto di non essersi reso conto della presenza dell’afghano. L’ufficio Immigrazione lo accompagnerà in un Centro di accoglienza per cittadini extracomunitari richiedenti asilo politico.

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