Estate a Carinaro, Gianni Aversano interpreta le “macchiette” napoletane

di Redazione

Carinaro – La stagione di “Estate a Carinaro 2016” voluta dall’Amministrazione comunale, con la collaborazione delle associazioni cittadine, si avvia lentamente al termine insieme con il mese di agosto. In attesa dei festeggiamenti in onore di Sant’Eufemia, protettrice della cittadina, venerdì 26 agosto, alle ore 20.30, sulla scalinata di via Petrarca, proposto dall’associazione Carinaro Attiva si esibirà Gianni Aversano nello spettacolo “E allora? Guarda, stupisci”. Una riproposizione delle macchiette classiche della canzone napoletana.

Nello spettacolo di varietà, nel periodo a cavallo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, la macchietta era un numero comico a metà strada tra un monologo ed una canzone umoristica.

Scriveva il celebre poeta Ferdinando Russo: “La macchietta era, per me che l’avevo ideata, una canzonetta appena cantata e un po’ sussurrata che, serbando tutto il carattere napoletano, doveva delineare tipi, non sospirare d’amore; e questi tipi curiosi, comici o grotteschi, dovevano essere scrupolosamente interpretati”.

Tra i grandi macchiettisti vanno ricordati Maldacea, Armando Gill, Cantalamessa, Viviani, senza dimenticare Nino Taranto e il suo indimenticabile Ciccio Formaggio.

Gianni Aversano, artista poliedrico chansonnier, chitarrista, attore, mimo, compositore, attento ricercatore della musica tradizionale, vanta collaborazioni e performance di notevole livello valgano per tutte il pluriennale sodalizio con Ambrogio Sparagna ed il concerto di canzoni napoletane alla presenza di Benedetto XVI, il quale, al termine dell’esibizione, si congratulò con Gianni Aversano dicendo di aver capito più cose di Napoli attraverso l’ascolto di quelle melodie che dalla lettura di testi e giornali.

Una bella serata, dunque, di musica e macchiette proposte dalla bella interpretazione di Gianni Aversano. Da “Carinaro Attiva” le più vive congratulazioni all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Annamaria Dell’Aprovitola, e all’assessore alla Cultura, Rosa Chiacchio, per la buona qualità delle proposte.

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