Aversa, rissa al Pronto Soccorso: aggrediti due infermieri. Un arresto

di Antonio Arduino

Aversa – Due infermieri feriti ed un aggressore arrestato. Questo il bilancio dell’ennesimo episodio di violenza avvenuto al pronto soccorso dell’ospedale Moscati nella serata di lunedì. A dare il via ad una sorta di rissa sono stati i familiari di un bimbo che erano arrivati da Giugliano per sottoporlo a controllo medico, ritenendo che avesse subito una frattura.

Erano appena passate le ore 20 e c’era il cambio di turno con le relative consegne tra personale smontante e montante, una operazione  che, associata alla gran folla presente nella sala d’attesa del pronto soccorso, ha creato un minimo di ritardo nell’intervento dei sanitari scatenando le ire dei familiari che hanno aggredito L.R. e A, R. due infermieri che avrebbero dovuto coprire il turno notturno, ferendone direttamente uno e indirettamente l’altro per la rottura del vetro di divisione presente allo sportello dell’accettazione.

Come non bastasse, stando al racconto fatto da Giuseppe Nacchia, segretario di presidio della Fials, il sindacato più rappresentato nell’Asl Caserta, sarebbe arrivato un ennesimo familiare a dare man forte a chi aveva già creato il caos, creando un ulteriore problema di sicurezza. Al punto da obbligare gli operatori sanitari a chiedere l’intervento dei carabinieri per supportare gli agenti del drappello della Polizia di Stato intervenuti tempestivamente per evitare che la vicenda degenerasse.

Dopo che l’esagitato supporter intervento a sostegno dei familiari già impegnati nella vicenda è stato fermato dai carabinieri sarebbe tornata la calma. Successivamente, i genitori del piccolo paziente sono stati tranquillizzati dalla notizia che il ragazzo non aveva subito alcuna frattura.

Insomma, è stata una tempesta in un bicchiere d’acqua scoppiata, come accade troppo spesso al pronto soccorso del San Giuseppe Moscati, per l’affollamento dei pazienti che vi fanno riferimento a causa della chiusura del pronto soccorso dell’ospedale di Frattamaggiore, della chiusura notturna del pronto soccorso dell’ospedale di Giugliano e della normale abbondante affluenza di pazienti provenienti da Aversa, dai comuni dell’agro aversano e dell’ hinterland napoletano che preferiscono raggiungere il Moscati sia per la vicinanza sia per l’attrezzatura di cui è fornito che assicura una assistenza efficace e completa che dovrebbe essere garantita da personale numericamente adeguato alle richieste ma che, di fatto, è numericamente carente sia per quanto riguarda quello infermieristico sia per quello sanitario.

“Questo – sottolinea Nacchia – malgrado il direttore generale dell’Asl Mario De Biasio abbia cancellata la disposizione data dal suo predecessore che, per ridurre le spese di gestione, imponeva un massimo di 118 ore mensili di lavoro al personale infermieristico assunto, in mancanza di concorsi, attraverso agenzie interinali, contro le 156-162 ore coperte, a seconda dei mesi, fino allo scorso venerdì. Quando, dopo avere fatto il punto della situazione esistente al pronto soccorso con Mimmo Perri, che per il mese di agosto, copre il ruolo di direttore sanitario del Moscati e il sottoscritto ha deciso di dare precedenza alla necessità del servizio più che alla spending review imposta dallo Stato, permettendo così di mantenere la presenza di 8 infermieri necessari a coprire i turni al pronto soccorso”. “Dove – conclude Nacchia – almeno per il mese di Agosto sarebbe necessario raddoppiare il personale addetto al triage e incrementare il numero degli agenti del drappello di polizia”.

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