Aversa, l’Info Point compie sei anni…di inattività

di Antonio Arduino

Aversa – Buon “compleanno” all’Info Point della Città di Aversa che il 14 agosto ha compiuto sei anni di vita. Nato il 14 agosto 2010 per essere il punto informativo della città per chi arrivando al Aversa intendesse conoscere quali fossero le manifestazioni turistiche programmate, le opere d’arte da ammirare, le bellezze naturali da vedere, le strutture ricettive in cui alloggiare, i mezzi di trasporto disponibili. Nata insomma per dare tutte le informazioni utili a fare del turismo in una Aversa che si ama definire “città d’arte” la struttura prefabbricata resta ancora inutilizzata.

Rappresentando un secondo monumento all’incapacità delle amministrazioni succedutesi negli ultimi venti anni di dare una spinta concreta al settore del turismo che rappresentare una ricchezza economica e fonte di posti di lavoro per tanti disoccupati-laureati e non se diventasse meta turistica abituale e non occasionale come accade grazie ad iniziative private.

Invece oggi l’info point rappresenta un secondo monumento all’incapacità di dare impulso al settore turistico, perché in piazza Mazzini c’è anche un altro monumento simbolo. E’ dedicato a Domenico Cimarosa che campeggia nell’aiuola, mancante del genio alato dell’ispirazione scolpito al suo fianco ed è monco della mano destra per un mancato restauro che sarebbe stato doveroso.

L’Info Point che. come dettagliato nel dicembre 2012 dall’allora consigliere di “Noi Aversani” Rosario Capasso, sarebbe costato all’Ente, quindi ai cittadini, circa 60mila euro ottenuti sommando ai 38.430 euro spesi per l’acquisto del prefabbricato, 1800 euro spesi per l’immissione in fogna e i 19.957 euro per spostarlo dalla collocazione originaria, quella all’angolo di via Diaz con piazza Marconi, all’attuale, ad oggi da possibile risorsa per le attività turistiche, si è trasformato in un monumento all’incapacità di amministratori  che non sono riusciti ad utilizzarlo in alcun modo. Nemmeno concedendolo in comodato d’uso gratuito ad una delle tante associazioni presenti ad Aversa.

La speranza è che la nuova amministrazione sappia intervenire, magari semplicemente facendolo rimuovere.

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