Aversa, caso custode ‘Pascoli’. Il vicesindaco Turco: “Tentativo di delegittimazione”

di Antonio Arduino

Aversa – “Sembra essere in atto un tentativo di delegittimare questa amministrazione che sta operando in maniera lineare, nel pieno rispetto delle regole e con la massima trasparenza, scaricandole addosso responsabilità che non sono sue”.

Questo il commento di Federica Turco, vicesindaco ed assessore alla Pubblica istruzione, all’ennesimo attacco rivoltole da chi afferma che su sua proposta la giunta avrebbe approvato l’assegnazione del ruolo di custode della scuola media ‘Pascoli’, con annessa concessione in comodato d’uso della casa, dando casa e lavoro “senza rendere pubblica questa intenzione e senza valutare la possibilità ad altre persone o famiglie con situazione di grave indigenza”.

“E’ il momento di dire basta ad affermazioni prive di fondamento che puntano a minare l’attività della nostra amministrazione. Operiamo in maniera trasparente e secondo la legge così non permetteremo che si cerchi di delegittimarci querelando chi continuerà a perseguire questo obiettivo”, aggiunge Turco, rimandando al mittente accuse che non avrebbero fondamento perché l’amministrazione non ha fatto altro che quanto era doveroso.

Dalla delibera 16 dell’8 agosto si evince infatti che la proposta dell’assessore alla pubblica istruzione era “approvare lo schema di concessione in comodato d’uso dell’alloggio del custode, situato all’interno della scuola media Pascoli” era scaturita dalla  constatazione che il 14 settembre 2015 e successivamente il 14 luglio 2016  la dirigente scolastica aveva comunicato di aver provveduto a nominare il custode per garantire la sicurezza e preservare le attrezzature dal momento che la scuola era stata oggetto di innumerevoli atti vandalici.

Ovviamente, dovendo essere sul posto per eseguire concretamente e correttamente questo compito il custode doveva occupare l’abitazione a lui destinata, cosicché l’amministrazione aversana, proprietaria dell’immobile, avrebbe dovuto ratificare la concessione fin dal 14 settembre 2015.

Cosa che non era avvenuta, da qui l’aggettivo ‘arbitraria’ usato nel definire l’occupazione della abitazione che non significa abusiva, ma solo non ancora autorizzata in maniera ufficiale da chi avrebbe dovuto farlo fin dal 14 settembre 2015.

Circa la presunta mancata valutazione della possibilità di assegnare il ruolo di custode e la casa ad altre persone o famiglie con situazione di grave indigenza Turco ribadisce che non c’è alcuna responsabilità da parte dell’amministrazione perché l’attribuzione del ruolo è di competenza della dirigenza scolastica mentre la casa del custode non può essere assegnata ad altri se non a colui che viene nominato per questo incarico.

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