Michaela Ramazzotti dalla “Pazza Gioia” a “Qualcosa di nuovo”

di Emma Zampella

E’ un momento importante, dal punto di vista lavorativo, quello che sta vivendo Michaela Ramazzotti che, a seguito dell’interpretazione ne “La pazza gioia” che le fa permesso di conquistare il quarto Nastro d’Argento, ritorna sul grande schermo con “Qualcosa di nuovo”, commedia di Cristina Comencini in sala da ottobre, nei panni di una mamma con quattro figli.

Sono le ultime tappe in ordine di tempo per Michaela Ramazzotti, attrice sulla cresta dell’onda e super impegnata. Ma la rivedremo anche nel nuovo lavoro di Gianni Amelio, “La tenerezza”, mentre sarà presto sul set di Sebastiano Riso per “Una famiglia”.

“Io e Paola Cortellesi ( protagonista della pellicola diretta dalla Comenicini, ndr) nel film siamo due poli opposti. Lei interpreta una donna più rigida, più severa, che mi critica di continuo. Ma per entrambe ci sarà ‘quel qualcosa di nuovo’ che le cambia”.

Invece nel film “La tenerezza” (che dovrebbe essere pronto tra fine ottobre e inizio novembre), Gianni Amelio, partendo dal libro di Lorenzo Marone, “La tentazione di essere felici”, ha sviluppato in modo autonomo i legami all’interno di due famiglie in una Napoli borghese con un cast che comprende anche Elio Germano, Greta Scacchi, Giovanna Mezzogiorno, Renato Carpentieri. “E’ stata una grande sorpresa, un grande onore essere stata chiamata da Amelio” – sottolinea l’attrice romana – “Gianni è uno dei registi, anzi forse il regista che amo più di tutti, sono cresciuta con i suoi film, li amo, mi piace la sua personalità, il suo mondo. Sono contenta di aver fatto parte di una sua avventura così importante”.

Presto sarà invece impegnata nelle riprese dell’opera seconda di Sebastiano Riso, “Una famiglia”, per il quale aveva recitato anche nell’opera prima “Più buio di mezzanotte”, che aveva debuttato due anni fa alla “Semaine de la critique” di Cannes. A proposito del film, spiega: “Non posso rivelare ancora molto. Solo che il mio sarà un personaggio molto forte che non vedo l’ora di interpretare, perche’ non ho mai incarnato una donna e una mamma così”.

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