Aversa, tutela Parco Pozzi: non basta affidarsi alla civiltà, ecco l’idea di Galluccio

di Antonio Arduino

Aversa – Il rischio che il Parco Pozzi, dopo essere stato rinnovato, torni nelle condizioni precedenti l’intervento, costato circa 2 milioni di euro, sarebbe concreto. Ad affermarlo è il rieletto consigliere comunale Michele Galluccio, esponente di Forza Aversa, una delle liste che ha supportato elezione a sindaco di Enrico De Cristofaro.

A motivare l’affermazione è la gestione economica della struttura che, per il consigliere, costerebbe oltre 200mila euro all’anno, per la quale non sarebbe stato previsto alcun fondo nel bilancio municipale approvato dal commissario prefettizio Mario Rosario Ruffo.

“La valutazione è semplice, – afferma Galluccio – basta considerare la necessità di pagare almeno due addetti alla vigilanza che operino ogni giorno, aggiungere il costo della manutenzione di un’area verde di 40 mila metri quadrati, quello per il personale addetto alla pulizia sia dei viali che delle strutture interne al parco per rendersi conto di quanto la mia valutazione sia, probabilmente, anche inferiore al dato reale”.

“Un dato che – continua – non può essere ignorato affidandosi alla civiltà degli utenti per essere certi che il parco resti nelle condizioni in cui è stato consegnato alla città”. “Quello della gestione economica è un problema – sottolinea Galluccio – che doveva essere preso in considerazione dal commissario straordinario al momento dell’approvazione del bilancio di previsione, cosa non ha fatto”.

“Del resto – prosegue – la gestione commissariale non ha prodotto benefici alla città. Basta scorrere il bilancio approvato per rendersi conto è stato triplicato il contributo economico che il Comune chiede alle società per utilizzare il Palasport, passandolo da 25 a 150 euro all’ora, è stato raddoppiato il costo della mensa scolastica, cancellato il soggiorno estivo per gli anziani e non è stata prevista alcuna attività per l’estate ad Aversa”.

“Tornando alla questione della gestione economica del parco, diventa necessario, direi vitale –riprende Galluccio – trovare al più presto sistemi capaci di portare denaro nelle casse comunali per garantirne la manutenzione ordinaria”.

“Escludendo la possibilità di imitare quanto accaduto a Caserta dove ai cittadini che intendono usare il parco interno alla Reggia è stato chiesto un contributo economico di 15 euro all’anno, ritengo – continua il consigliere di maggioranza – necessario ipotizzare il fitto di una parte dell’area ad una società gestrice di giostrine per bambini”.

“Sia chiaro, – precisa – non mi riferisco a giostre sul tipo di quelle presenti prima della ristrutturazione ma a giostrine specifiche per bambini dal momento che quelle presenti nel parco sono poca cosa e per niente adatte a bambini di età superiore ai 4 anni come ho potuto constatare direttamente portando mia figlia nel parco”.

“Individuare un’area da destinare a giochi per bambini da dare in locazione sarebbe un modo, a mio parere, corretto di incrementare le casse comunali che non possono contare soltanto sull’introito conseguente all’affidamento del punto ristoro per garantire dal punto di vista economico la manutenzione ed il controllo del parco che senza fondi specifici è destinato a tornare nelle condizioni in cui era prima della ristrutturazione”.

“Inoltre – conclude Galluccio – ritengo necessario assegnare ad un consigliere l’incarico di curare la gestione complessiva del parco che non può essere inserita all’interno di deleghe che spaziano in più settori come dimostrano le condizioni in cui versano Parco Balsamo e Parco Grassia”.

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