Aversa, risate a crepapelle sul web per i cartelli in “Inglisc” nel nuovo Parco Pozzi

di Nicola Rosselli

tabella parco pozzi

Aversa – Un consigliere comunale delegato al Parco Pozzi e murales lungo le mura perimetrali dell’oasi verde in via Tristano. A proporlo il consigliere comunale di Forza Aversa, già assessore nell’esecutivo guidato dall’allora sindaco Mimmo Ciaramella, Michele Galluccio.

“Al di là di ogni giudizio che si vuole dare, oggi abbiamo un parco che dobbiamo preservare, con una manutenzione costante e con la consapevolezza da parte degli aversani che dobbiamo essere tutti a difenderlo. In sede di coalizione proporrò che venga individuato un consigliere comunale che sia investito di un’apposita delega”.

Galluccio ipotizza anche che l’amministrazione comunale possa farsi promotrice di murales con soggetti particolari da realizzare sulle grigie mura perimetrali nel lato di via Lennie Tristano “per vivacizzarle e, soprattutto, per portare anche un tocco artistico che non guasta”.

Ma l’apertura del Parco Pozzi è stata anche oggetto di una critica particolare sul web a causa della targa installata dalla ditta che ha eseguito il restyling. Sono oramai centinaia le condivisioni ad un post di Giuseppe Cristiano su Facebook dal titolo “Parco Pozzi, risate a più non posso per i cartelli scritti in ‘inglisc’”.

“Risate a crepapelle per chi frequenta il Parco Pozzi e conosce appena un po’ la lingua inglese. Nel Parco, infatti, – scrive Cristiano – dopo aver speso la bellezza di 2.300.000 euro sono stati installati dei pannelli indicatori scritti in un inglese da primo anno delle elementari. Come potete vedere nella foto i servizi igienici sono stati tradotti con il termine The toilet che senza la s finale significa ‘Il bagno’. L’Area destinata ai cani è definita Area dogs (che significa Cani area) e non Dogs area (come ogni buon scolaro di seconda elementare farebbe). Il limite del marciapiede è stato tradotto con ‘limit sidewalk’ invece che più correttamente con ‘sidewalk limit’. Il massimo si raggiunge, però, non con una traduzione in inglese maccheronico, bensì con una svista colossale. La strada dedicata a Lennie Tristano (grande jazzista figlio di emigrati aversani in Usa, ndr) è indicata come ‘Via J. Lennie. Incredibile. In un sol colpo sono scomparsi il primo nome di battesimo Leonard e addirittura il cognome Tristano. Non male per un cartello che con ogni probabilità sarà costato un occhio della testa!”.

La targhetta contiene, inoltre, aggiungiamo noi, anche un altro macroscopico errore, il suo nome è Salvino Pozzi e non “Savino Pozzi”. Insomma, sarebbe il caso di rimuoverla e rifarla, ovviamente a spese di chi ha avuto il coraggio di collocarla lì in quel modo.

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