Aversa, erbacce al cimitero: il sindaco interviene. Ma resta carenza di uomini e mezzi

di Antonio Arduino

Aversa – Come è abitudine di Pupia, diamo merito al merito e in questo caso intendiamo dare merito a chi ha disposto l’intervento di diserbamento nel campo di inumazione R del cimitero, avvenuto dopo la nostra segnalazione (guarda articolo e video) in cui invitavamo la direzione cimiteriale a risolvere il problema sentito dai cittadini rappresentato dall’abbandono dell’area in cui le erbacce, cresciute a dismisura, avevano coperto persino le tombe.

L’intervento c’è stato (guarda qui) ma a renderlo possibile è stato il sindaco Enrico de Cristofaro che, dopo aver verificato le condizioni della zona, ha imposto ai responsabili del settore verde pubblico di ripulirla. Una decisione che, come sottolineato dal direttore del pio luogo, Nicola Menale, in una nota trasmessa alla redazione, non poteva essere presa dalla direzione cimiteriale che, pur avendo segnalato più volte questo ed altri problemi presenti come, per ricordarne qualcuno, l’inefficienza dell’impianto elettrico che necessita anche di adeguamento alle norme, la necessità di acquistare scale di sicurezza per raggiungere i loculi più alti o la pericolosità di molte lapidi di copertura dei loculi che sarebbero a rischio caduta, non avendo la possibilità di intervenire direttamente mancando sia di personale ma soprattutto dell’autonomia economica a disporre gli interventi non può fare altro che segnalare i problemi ai dirigenti del settore.

Ovviamente, ricorda Menale, se le soluzioni dipendessero direttamente dalla direzione cimiteriale i problemi sarebbero stati già risolti, ma nel 2013 qualcuno che ha avuto il coraggio di scriverlo su una nota ufficiale avrebbe detto che il cimitero non è una priorità per l’Amministrazione, esautorando di fatto la direzione da compiti di gestione diretta.

Tornando alla questione del diserbamento del campo di inumazione R, la soluzione, come detto, è arrivata dall’intervento diretto del primo cittadino. Ma è una soluzione tampone, un intervento di emergenza, dal momento che per affrontare il problema in maniera regolare la direzione cimiteriale dovrebbe poter operare in autonomia disponendo di personale e di mezzi. In realtà, a parte la mancanza di mezzi, dei cinque addetti al verde interno all’area cimiteriale, ad oggi, ne resta in servizio uno solo perché trasferimenti e pensionamenti avvenuti senza sostituzione hanno decimato il personale.

Se venisse reintegrato e venissero forniti gli attrezzi necessari a disporre interventi periodici di dissanguamento le proteste registrate: non si sarebbero verificate. Non potendo, il Comune assumere personale l’alternativa sarebbe quella di affidare il servizio ad una società esterna o integrare il contratto sottoscritto dall’Ente locale con la società che gestisce l’igiene urbana prevedendo non solo il prelievo dei rifiuti all’interno del cimitero ma anche interventi di dissanguamento periodici.

Naturalmente sarà necessario intervenire rapidamente per risolvere anche gli altri problemi segnalati più volte dalla direzione cimiteriale quali la carenza dell’impianto elettrico delle lampade votive, la messa a norma dell’impianto elettrico generale, l’acquisto di scale necessarie a raggiungere i loculi in alto quelli, per intenderci, che si trovano al quarto e quinto livello, la sostituzione delle lapidi a rischio caduta.

Sono questi i problemi più urgenti che la nuova amministrazione dovrà affrontare per tutelare la dignità del cimitero, ricordando che la civiltà di un popolo si vede anche o forse, soprattutto dal come viene tenuto il cimitero che e la casa in cui tutti dovremo abitare prima o poi per l’eternità.

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