Camorra e rifiuti, Cipriano Chianese in carcere: condanna a 20 anni

di Redazione

Nel pomeriggio di venerdì la polizia ha tratto in arresto, a Parete, Cipriano Chianese, 65 anni, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dalla Corte d’Assise di Napoli il 22 luglio.

Chianese ha precedenti giudiziari e di polizia per vari reati, taluni anche aggravati dal metodo mafioso e risulta essere stato condannato per il reato di associazione mafiosa.

In particolare, all’esito della sentenza pronunciata il 15 luglio dalla Corte d’Assise di Napoli, Chianese veniva condannato alla pena di venti anni di reclusione per di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione e avvelenamento di acque e sostanze alimentari, in quanto ritenuto organizzatore, ideatore, istigatore e artefice della gestione mafiosa del ciclo rifiuti, nonché agevolatore ed esecutore degli smaltimenti illeciti ed abusivi del ciclo dei rifiuti stessi.

Il provvedimento restrittivo, eseguito dalla squadra mobile, è stato notificato anche nei confronti di Gaetano Cerci, già detenuto per altra causa.

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