Tangenti a Como, quattro arresti per le paratie sul lago

di Redazione

Como – Quattro provvedimenti cautelari emessi dal gip di Como nell’ambito delle indagini relative agli appalti per la costruzione delle paratie di contenimento del lungolago di Como, le cosiddette “Minimose”. Perquisizioni in corso nelle province di Como e Torino.

Al termine delle indagini coordinate dal pubblico ministero Pasquale Addesso, il gip ha emesso quattro ordinanze di custodia cautelare, delle quali due in carcere nei confronti di un dirigente del Comune di Como (per i reati di abuso in atti d’ufficio, turbativa nella scelta del contraente e corruzione), e di un architetto libero professionista comasco (per il reato di corruzione).

Altri due indagati sono stati posti agli arresti domiciliari: si tratta di un altro dirigente del Comune di Como (per i reati di abuso in atti d’ufficio e turbativa nella scelta del contraente) e di un imprenditore edile della provincia (per il reato di turbata libertà degli incanti).

Le paratie sul lungolago di Como sono da anni al centro delle polemiche tanto che, nelle settimane scorse, il quotidiano La Provincia di Como aveva dato il via a una campagna per cercare di sbloccare la vicenda della passeggiata a lago, uno dei posti più caratteristici d’Italia, chiusa dal 2008 appunto per la realizzazione delle paratie anti esondazione.

L’opera era stata interrotta più volte e bloccata dal 2012, mentre avevano avviato procedimenti sia la Procura della Repubblica, sia la Corte dei conti.

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