Prince, ucciso da overdose di “Fentanyl”

di Emma Zampella

È arrivata la conferma dell’autopsia: Prince, il cantante morto lo scorso 21 aprile, è stato vittima di un’overdose da oppiacei. A fare la rivelazione è stato un funzionario impegnato nelle indagini sul decesso della star. Resta ancora da chiarire se la dose letale di oppiacei sia dovuta a una prescrizione errata di un medico o se sia stata assunta dal cantante per sua stessa iniziativa.

Un’ipotesi, quella che a causare la morte del cantante sia stata un’overdose da oppiacei, che circolava già da tempo, essendo la causa più accreditata e plausibile.

Esclusa l’idea che si possa esser tratto di suicidio, le indagini si erano inoltre concentrate su alcuni medici che avevano Prince in cura e che potrebbero avergli prescritto dosi eccessive di antidolorifici. L’artista, infatti, aveva iniziato a prendere oppiacei per alleviare il dolore procuratogli da un intervento alcuni anni fa.

Il farmaco che ha ucciso Prince sarebbe il “Fentanyl”. Lo hanno rivelato i risultato dell’autopsia eseguita sul cantante. Secondo il medico legale, la rockstar ha preso il farmaco di sua iniziativa anche se non è ben chiaro in che data. Il Fentanyl è un oppiaceo sintetico 50 volte più potente dell’eroina e, secondo quanto riferisce la stampa americana, è responsabile del recente aumento nel paese di morti per overdose.

Per celebrare il compleanno di Prince, il 7 giugno (avrebbe compiuto 58 anni) Peta (People for the Ethical Treatment of Animals) offrirà il download gratuito di uno dei successi pro-vegani del celebre cantante scomparso il mese scorso, “Animal Kingdoma”. Il gesto per sottolineare l’impegno e il supporto che Prince ha sempre dimostrato nella lotta per la difesa dei diritti degli animali.

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