Ex guardia giurata uccide la fidanzata, poi il suicidio

di Emma Zampella

Aveva 29 anni Michela Baldo la ragazza che è stata trovata morta in casa propria dopo che quattro proiettili l’avevano raggiunta. Accanto a lei il corpo del fidanzato, Manuel Venier , 36enne e ex guardia giurata che si tolto la vita dopo averla spezzata a quella che un tempo era il suo amore.

La violenza si è consumata nella notte di martedì, intorno alle 23, a Spilimbergo (Pn), quando l’uomo ha fatto irruzione in casa per uccidere quella donna, rea di averlo lasciato tre giorni prima. Michela e Manuel avevano convissuto per tre anni, tant’è che Manuel aveva ancora le chiavi di quell’abitazione che fino a qualche giorno prima era il loto nido d’amore.

Secondo una prima ricostruzione, pare che quando l’uomo è entrato fosse solo dal momento che l’ex fidanzata era ancora a lavoro. Appena Michela è arrivata ha messo il silenziatore e ha sparato due colpi, per poi rivolgere l’arma contro sé stesso, sparandosi un colpo alla tempia destra, morendo all’istante. Poi si sarebbe suicidato con la stessa arma. I corpi sono stati trovati sul pavimento della cucina.

Nel telefonino di lui messaggi drammatici di sconforto in un gruppo creato su Whatsapp dal nome “Addio”  nel quale Venier aveva cominciato a postare messaggi di sconforto e disperazione, nei quali faceva intuire la sua intenzione di suicidarsi. È stato proprio un amico dell’uomo, allarmato da questi messaggi ad avvisare i carabinieri. I militari sono andati a casa di Venier a Codroipo e hanno parlato con la madre, poi hanno accertato che dall’abitazione era sparita la pistola che deteneva regolarmente per il suo lavoro.

Immediatamente è partita la segnalazione alla stazione di Spilimbergo, una pattuglia si è precipitata a casa di Michela Baldo, ma era già troppo tardi. I due erano stati conviventi, nella casa della ragazza, ma Venier si era allontanato da qualche giorno, rimanendo però in possesso delle chiavi dell’appartamento.

Anche i pareti della donna avevano avvisato i carabinieri, preoccupati perché la giovane non rispondeva alle chiamate dei genitori. Quando i militari dell’Arma sono arrivati in casa hanno trovato la porta chiusa. Hanno suonato, ma nessuna risposta. A quel punto hanno provato a guardare attraverso i vetri delle finestre e sono riusciti a notare da fuori i due corpi riversi nella cucina. Hanno quindi chiesto l’intervento dei vigili del fuoco per aprire la porta. Michela era riversa a pancia in giù. Manuel era disteso a terra e sotto il suo corpo i carabinieri hanno individuato la pistola. È ancora in corso il sopralluogo dei militari dell’Arma, che stanno cercando di raccogliere tracce utili per ricostruire la vicenda e stanno sentendo i parenti dei due fidanzati in caserma.

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