Carinaro, ampliamento Aversana Petroli. Terra Nostra al sindaco: “Nulla da dire?”

di Redazione

Carinaro – “Tra gli obiettivi principali dell’associazione Terra Nostra c’è quello di tenere alta l’attenzione sulle questioni ambientali del territorio, se non altro perché migliorare l’ambiente serve a migliorare la qualità della vita delle attuali e delle future generazioni”. Così, in una nota, i componenti del sodalizio appena insediatosi sul territorio di Carinaro che propone alle istituzioni e alle forze politiche e sociali di indire una conferenza sull’ambiente alla luce delle vicende, ormai note, dell’Ecotransider e dell’isola ecologica e, quella che si profila, dell’ampliamento del sito dell’Aversana Petroli.

“In materia di tutela ambientale – premettono da ‘Terra Nostra’ – la legge conferisce ai sindaci poteri e compiti importanti e delicati, che, se sottovalutati, contribuiscono a peggiorare il nostro stato di salute. Non abbiamo l’intenzione di aprire alcuna polemica strumentale con la nostra amministrazione, consapevoli che talvolta inasprire il confronto non giova alla qualità del dibattito e alla democrazia. Non possiamo, però, esimerci dal far rilevare che sulle questioni ambientali del territorio scontiamo non poche disattenzioni o ritardi, che se rinviati, contribuiranno a peggiorare il nostro ambiente”.

Sul piano dell’igiene generale, l’associazione ricorda: “Già altri hanno evidenziato che ormai Carinaro ha perduto il primato di paese più pulito dell’agro aversano detenuto per molti anni. Immondizia sparsa un po` dovunque, presenza non occasionale di ratti anche sulle strade e lezzo maleodorante che fuoriesce dalle caditoie stradali sono il segno di una scarsa attenzione alle condizioni igienico-sanitarie del paese”.

Vi sono, però, questioni più importanti su cui anche si registrano ritardi e disattenzioni secondo “Terra Nostra”. “Ci riferiamo, ad esempio, – spiegano – alla presenza di industrie insalubri sul territorio industriale di Carinaro. Di esse, in continuo aumento per scelta di questa Amministrazione, nessuno conosce il numero, le materie impiegate nel ciclo dei beni prodotti ed i sistemi di smaltimento dei loro rifiuti industriali. A distanza di due anni, inoltre, nessuno conosce ancora i risultati dello studio affidato dalla passata Amministrazione alla facoltà universitaria di Scienze ambientale. Della vicenda ‘Ecotransider’ si sono perse le tracce, non c’è mai stata una nota ufficiale dell’Amministrazione che faccia conoscere lo stato dell’arte della vertenza, le prospettive di chiusura dell’azienda o di prosieguo delle attività nel rigoroso rispetto delle norme nazionali ed europee. Anche sull’incentivazione della raccolta differenziata, nessuna iniziativa degna di nota. Sulla vicenda della costruzione dell’Isola Ecologica, bloccata dal Tribunale Amministrativo, nonostante l’apertura di un consigliere di maggioranza bisogna registrare il desolante atteggiamento del sindaco che ha ribadito la propria volontà di realizzare l’opera nei pressi del cimitero. L’espressa richiesta dei consiglieri di minoranza per tenere una pubblica assemblea per valutare se esistono altre strade percorribili per dislocare altrove l’opera, sembra caduta nel dimenticatoio. Trovare un nuovo sito, servirebbe a restituire serenità ai cittadini di quel Rione e rispettare il decoro di un luogo sacro”.

C’è, poi, una nuova questione all’orizzonte: il progetto di ampliamento della società “Aversana Petroli”, un grande deposito di gas situato nell’area Asi di Carinaro, di proprietà della famiglia dell’ex sottosegretario all’Economia, Nicola Cosentino.

“La legge – sottolinea da ‘Terra Nostra’ – la qualifica industria a rischio rilevante, una vera e propria bomba presente sul territorio. Non dubitiamo della corretta tenuta di quegli impianti, ma ci limitiamo ad esprimere preoccupazione sui rischi connessi all’ampliamento, anche alla luce dei ripetuti incendi che hanno interessato capannoni industriali di altre aziende, siti proprio a ridosso dell’Aversana Petroli. E’ mai possibile che l’amministrazione non abbia proprio niente da dire in proposito?”.

Sul tappeto, dunque, grandi e piccole questioni di matrice ambientale che, secondo l’associazione, vanno studiate ed approfondite anche con esperti del settore. “Vi sono tutti gli ingredienti – sostengono dal sodalizio – per indire una grande ‘conferenza sull’ambiente’ alla quale invitare l’Asi, l’Unione industriali, i sindacati, l’Asl, l’Università, i sindaci dei comuni confinanti, le associazioni ed i cittadini. Potrebbe essere l’occasione per discutere sul rischio ambientale che persiste sul nostro territorio e sulle misure da adottare per restituire serenità ad una comunità giustamente preoccupata.

Ci auguriamo che l’amministrazione avverta la sensibilità di cogliere la nostra sollecitazione ed i costruttivi propositi che la sorreggono”.

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