Allagamenti, Cesa C’è: “Intervenire subito, prima che ci scappi il morto”

di Redazione
Cesa
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Cesa – Quella di ieri è stata una giornata che i cesani non dimenticheranno facilmente. La violenta pioggia di ieri pomeriggio, ha provocato di nuovo l’allagamento di alcune importanti arterie del paese, mettendo a rischio l’incolumità dei cittadini e causando danni alle abitazioni private e alle già martoriate attività commerciali di Cesa. Corso Umberto, via Matteotti e via Marini sono gli emblemi di un disastro che parte da lontano e va affrontato con risolutezza e prontezza.

La litania che qualcuno continua a recitare sui “trent’anni che vanno così le cose”, è un’offesa all’intelligenza ed una resa inaccettabile. E la pulizia delle caditoie e la stasatura delle fogne, risolve solo parzialmente un problema che, a nostro avviso, è più serio e complesso. La sorte è stata sfidata già troppo a lungo. Bisogna muoversi prima che sia troppo tardi. Le continue infiltrazioni d’acqua sono pericolosissime, non lo scopriamo noi adesso, e in un paese in cui vi sono tante abitazioni vecchie, il rischio di crolli può aumentare esponenzialmente.

I 70cm d’acqua in via Marini, sono uno schiaffo non solo ai cittadini ma alle istituzioni di questo paese. Chi chiede ai cittadini il consenso per amministrare e rappresentarli, ha il dovere di fornire risposte serie e di intervenire in maniera concreta, andando alla radice dei problemi.

A nostro avviso, bisogna andare a fondo e vederci chiaro su via Matteotti. E’ chiaro ormai a tutti che dopo i lavori, sia diventata una delle cause degli allagamenti delle strade vicine e un notevole problema per i residenti. Non è più tempo di fotografie celebrative e polemiche sterili. Occorre individuare alla svelta un ingegnere idraulico di comprovata esperienza ed un perito per capire se e dove sono stati commessi errori e se vi siano state negligenze durante l’esecuzione dei lavori di rifacimento di quest’importante arteria cittadina.

Deve inoltre essere chiesto con forza alla Provincia di inviare tecnici per effettuare un sopralluogo sul tratto di provinciale che interessa Cesa, dov’è stata a suo tempo individuata una “strozzatura” nel sistema fognario che oltre a non far defluire correttamente l’acqua, la fa riversare su via Marini che, essendo posta più in basso, finisce con il ritrovarsi in mezzo a due flussi d’acqua. E’ necessario infine che la Provincia fornisca una mappa dettagliata del sistema fognario intercomunale per individuare zone di intervento e possibili correttivi.

Il tempo delle chiacchiere è scaduto già da un pezzo. Si intervenga ora e con forza. Lo spavento è bastato. Evitiamo di versare qualche lacrima alla prossima pioggia.

Cesa C’é

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