Tessuti ecocompatibili per scongiurare le malattie: incontro a Napoli

di Redazione

Napoli – “La sfida della Green economy per le imprese campane del settore tessile-calzaturiero è uno dei motori delle nostre attività didattiche, perché siamo convinti che possa offrire ampie opportunità lavorative ai giovani. Ma occorre che le imprese stesse facciano un cambio di marcia sul tema, seguendo le regole per essere competitive sul mercato: e dunque rispettino l’ambiente e la salute dei lavoratori e dei consumatori finali”.

Lo ha detto Raffaele Cioffi, Presidente Corso di Studi Ingegneria Gestionale Università Parthenope, nel corso del convegno “Validazione analitica e certificazione dei prodotti tessili ed abbigliamento ecocompatibili”, che si è tenuto presso l’Aula Magna del Dipartimento di Ingegneria dell’ateneo napoletano.

“Oggi il tessile-calzaturiero costituisce un settore di grande rilievo economico, che conta in Italia 450 mila addetti e 50 mila aziende – ha evidenziato Ciro Rossi, amministratore del Laboratorio Sialab – negli ultimi anni una maggiore attenzione è stata posta sul tema della sostenibilità ambientale ed è stato sviluppato l’impegno ad eliminare determinate sostanze pericolose e migliorare i processi produttivi esistenti. La nostra convinzione è che le imprese campane debbano avere impatti ambientali più sostenibili ed incrementare la vendita di prodotti green qualificati e riconosciuti attraverso l’etichettatura ecologica e la certificazione Ecolabel”.

Silvana D’Ippolito, direttore tecnico del Laboratorio Sialab, ha invece sottolineato: “Oggi è forte la necessità di fare scelte che seguano la direzione dell’abbassamento dell’impatto ambientale delle proprie attività produttive”.

“Essere sostenibili significa oggi essere un’impresa “Green” a tutto tondo – ha detto Pasquale Bruscino, consigliere Confcommercio Napoli con delega alla Green Economy – dunque seguire poche ma essenziali regole in materia di rispetto dei consumatori, razionalizzazione dei processi creativi e stimolo per l’innovazione”.

Mariolina Formisano, presidente Federcalzature Napoli, si è invece detta convinta che “senza un terziario più produttivo ed ecocompatibile sarà difficile creare nuovo benessere e nuove forme di solidarietà sostenibili. Le aziende campane in questo settore hanno una marcia in più perché vantano una manodopera efficiente ed efficace, ma devono fare i conti con problematiche che hanno radici lontane nei tempi”.

Infine, Armando Coppola, presidente della IV Municipalità di Napoli, ha parlato della Green economy come di una “nuova opportunità. Ad oggi la valutazione costi-benefici ha un delta negativo, è fondamentale cambiare tendenza”.

L’incontro è stato organizzato dal Dipartimento di Ingegneria dell’Università Parthenope in collaborazione con Laboratorio Sialab: sono intervenuti anche Annabella Marcello, dirigente Itis “Da Vinci” Napoli, e Martino De Sapio, membro del Gruppo di Lavoro Nuove Metodiche di Analisi e Caratterizzazione di Prodotti e Fibre Tessili.

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