Lettieri: “Abu Mazen terrorista”. De Magistris: “Incommentabile”

di Redazione

Napoli – La comunità palestinese della Campania “protesta vibratamente per l’affermazione offensiva del candidato a sindaco Gianni Lettieri” che, nel corso di una conferenza stampa, ha definito “terrorista” il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen. “Abbiamo interessato l’Ambasciata palestinese affinché intervenga presso le autorità competenti. L’ignoranza di fatti e persone dimostrata da Lettieri in questa circostanza dovrebbe spingerlo ad informarsi adeguatamente prima di esprimersi su argomenti di rilevanza internazionale che, evidentemente, non conosce”.

Per il sindaco Luigi de Magistris, che ha conferito ad Abu Mazen la cittadinanza onoraria du Napoli, l’affermazione di Lettieri è “incommentabile”: Penso che Lettieri – prosegue de Magistris – sia ormai fuori controllo sotto ogni punto di vista perché – ha spiegato – un candidato a sindaco di Napoli che si permette di definire terrorista il Capo di uno Stato che ha ricevuto il Papa a Betlemme, in una delle giornate più emozionanti che da sindaco ho vissuto, ritengo sia incommentabile”.

Ma lo staff di Lettieri chiarisce: “Capiamo che in campagna elettorale si provi a strumentalizzare qualsiasi cosa, ma l’odio che De Magistris ed i suoi nutrono nei confronti di chi non la pensa come loro anche oggi gli ha fatto fare un grosso buco nell’acqua. A margine della conferenza stampa di qualche giorno fa, lo stesso Lettieri chiarì ai giornalisti presenti che il suo era stato un semplice refuso da non tenere in considerazione. Tanto è vero che nessun organo di stampa il giorno dopo ha riportato una notizia che non c’è e che solo oggi, a distanza di giorni, qualcuno prova a tirare fuori per vergognose strumentalizzazioni”.

Nei giorni scorsi c’era stata una polemica di segno opposto tra la Comunità ebraica e de Magistris, per la presenza nella lista Dema di due attiviste filo-palestinesi, Eleonora De Majo e Rosa Schiano. La prima era accusata di aver postato su Facebook frasi offensive riferite agli israeliani (“Siete dei porci, accecati dall’odio, negazionisti e traditori della vostra stessa tragedia. Che schifo”) e la seconda di essersi farsi fotografare insieme a un gruppo di miliziani di Hamas armati di mitra. Ma per de Magistris si trattava di “polemiche strumentali, esagerate e incomprensibili perchè questa amministrazione crede nella contaminazione religiosa e culturale, nella fratellanza, nell’inclusione e nell’accoglienza”.

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