Incinta di due gemelli muore in clinica, quattro indagati per omicidio colposo

di Redazione

La Procura ha indagato quattro persone per l’ipotesi di omicidio colposo riguardo alla morte di Claudia Bordoni, la 36enne incinta di due gemelle ricoverata alla “Mangiagalli” di Milano per complicazioni durante la gravidanza.

Si tratta di due dottoresse e di due ostetriche che hanno ricevuto informazioni di garanzia proprio per permettere loro di nominare consulenti in vista dell’autopsia sul corpo della donna previsto per giovedì. Tutte e quattro lavorano nel dipartimento materno-infantile nel quale la donna è rimasta ricoverata dal 27 aprile fino al giorno dopo, quando è morta per un’emorragia. Gli accertamenti riguardano in particolare le cause del decesso della donna e non dei feti.

Sarebbero invece da escludere responsabilità dei medici delle altre strutture nelle quali la donna era stata seguita: il San Raffaele e l’ospedale di Busto Arsizio.

Claudia Bordoni si era affidata alla procreazione medicalmente assistita per riuscire finalmente a coronare il sogno di diventare madre. Ma la donna, una 36enne della Valtellina (Sondrio), non ce l’ha fatta a superare una minaccia di parto prematuro e una successiva e improvvisa emorragia: è morta giovedì all’ospedale Policlinico di Milano, dove era ricoverata per complicazioni cominciate all’ospedale San Raffaele di Milano. Morti anche i due gemelli che aspettava.

La donna era alla ventiquattresima settimana di gravidanza e si era recata nei giorni scorsi al San Raffaele perché aveva avuto avvisaglie di un parto spontaneo ma, visto l’aggravarsi delle condizioni, era trasferita alla clinica Mangiagalli del Policlinico che è dotata di strutture specializzate e dove esiste anche un reparto di terapia intensiva neonatale. I medici hanno tentato di effettuare un cesareo di urgenza, ma inutilmente: sia la madre, sia i due feti (che pesavano appena 300 grammi) non ce l’hanno fatta.

L’ospedale milanese si è messo a disposizione della Procura che ha aperto un’inchiesta dopo l’esposto dei famigliari della donna e parla di “tragica fatalità”. I responsabili della struttura sono “vicini alla famiglia e anche i medici il cui operato è sempre stato corretto”. Il Policlinico aveva subito avviato un’inchiesta interna, prevedendo l’autopsia che è stata rinviata dopo l’intervento della magistratura e che sarà effettuata giovedì.

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