Caso Marò, Salvatore Girone rientra in Italia: la decisione dell’Aja

di Redazione

Buone notizie sul caso Marò. Il tribunale dell’Aja ha accolto la richiesta del governo italiano: Salvatore Girone rientrerà in patria durante l’arbitrato. I giudici hanno invitato le parti a concordare le modalità di ritorno in Italia del fuciliere.

La notizia è stata confermata dalla Farnesina. “La decisione del tribunale de L’Aja – fanno sapere dal Ministero degli esteri italiano – recepisce le considerazioni legali e di ordine umanitario derivanti dalla permanenza di Girone in India da oltre quattro anni e che avrebbe potuto prolungarsi per altri due o tre anni, tenuto conto della prevista durata del procedimento arbitrale. Il governo avvierà immediatamente le consultazioni con l’India affinché siano in breve tempo definite e concordate le condizioni per dare seguito alla decisione del tribunale arbitrale”.

Soddisfatto il premier Matteo Renzi: “Ho parlato con il marò Girone della straordinaria notizia che viene dal Tribunale internazionale dell’Aja. E’ un passo avanti davvero significativo al quale abbiamo lavorato con grande dedizione e determinazione”.

Michele Girone, padre di Salvatore, si dichiara “strafelice”. “E’ una notizia meravigliosa. Adesso devo sentire mio figlio e mia nuora per accertare se è vera”. L’ordinanza sarà resa pubblica martedì.

Per quanto riguarda l’altro marò, Massimiliano Latorre – accusato dall’India, insieme a Girone, di aver ucciso due pescatori, nel febbraio 2012, mentre erano di scorta armata, in servizio anti-pirateria, sulla petroliera italiana Enrica Lexie – lo scorso 26 aprile la Corte suprema indiana ha deciso di estendere la sua permanenza in Italia fino al 30 settembre prossimo. L’attuale permesso, rilasciato al militare per motivi di salute, scadeva il 30 aprile.

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