Camorra, sequestrati beni per 15 milioni di euro agli Schiavone

di Redazione

Casal di Principe (Caserta) – I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Napoli hanno sequestrato un patrimonio illecito del valore complessivo di oltre 15 milioni di euro riconducibile a Nicola Schiavone, 37 anni, primogenito del boss Francesco Schiavone detto “Sandokan”.

Il provvedimento di sequestro è stato emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su proposta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, e ha riguardato 11 società, 10 fabbricati, 16 automezzi nonché numerosi rapporti bancari e polizze vita.

Il destinatario della misura di prevenzione patrimoniale, che dopo l’arresto del padre aveva ereditato la leadership in una delle più pericolose fazioni del clan dei “Casalesi”, è stato tratto in arresto il 15 giugno 2010 e attualmente si trova recluso presso la casa circondariale de L’Aquila, sottoposto al regime di carcere duro del “41-bis”. Lo stesso è stato in passato colpito da numerosi provvedimenti di carattere giudiziario che lo vedono coinvolto in plurimi omicidi, estorsioni, intestazioni fittizie di beni e in tutta una serie di altri reati connotati dal carattere associativo di stampo camorristico.

Il Gico di Napoli, valorizzando l’enorme mole di risultanze investigative acquisite nel corso degli anni e sviluppando le correlate indagini di natura economico-patrimoniale, è riuscito ad individuare uno degli imprenditori più vicini e fedeli al figlio di “Sandokan”, Nicola Pirozzi, 37 anni. In particolare, secondo quanto emerso dalle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia, si tratta di una vera e propria “longa manus” di Nicola Schiavone, essendo deputato, tra l’altro, ad effettuare investimenti direttamente per conto di quest’ultimo, in una serie di attività commerciali, anche mediante il ricorso all’intestazione a terzi soggetti o propri familiari.

Tra le attività commerciali in questione, sono state sequestrate: un grande deposito di materiali edili sito a Trentola Ducenta; un punto scommesse Snai a Teverola; un negozio di calzature ubicato all’interno del centro commerciale “Medì” di Teverola.

Nel contempo, è stata interessata dal provvedimento di sequestro la lussuosissima dimora dello stesso Nicola Schiavone, ubicata nel centro di Casal di Principe, a pochi metri dalla casa comunale, che già nel 2012 era stata sottoposta a vincolo cautelare nell’ambito di uno dei tanti procedimenti penali a suo carico.

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