Annalisa, da “Se avessi un cuore” al duetto con Dua Lipa

di Emma Zampella

L’avevamo lasciata sul palco di Sanremo Annalisa Scarrone alle prese con il suo “Diluvio Universale” e la ritroviamo tre mesi con un disco in uscita, “Se avessi un cuore”, frutto di un lungo percorso in cui la cantante dimostra la sua crescita e la sua maturità in qualità di cantante.

12 inediti che sono un inno alla “tolleranza e al non pregiudizio”. “Se avessi un cuore vuole essere un promemoria ad usarlo – racconta Annalisa – è una canzone dove parlo di tolleranza e del non pregiudizio. La diversità è una ricchezza, indago sul concetto di diverso. Parlo in prima persona ma a tratti lascio il dubbio se sto parlando veramente di me o di un interlocutore qualunque. E’ un canzone che vorrebbe sensibilizzare nei confronti di chi abbiamo di fronte, se avessi un cuore starei dalla tua parte, mi metterei dalla tua parte prima di elaborare un giudizio drastico. La canzone mi è venuta tutta insieme e dopo tanto tempo in cui ho assistito a varie cose che succedono, è collegata all’attualità, al sociale. Come ad esempio le unioni civili. Ci si fa influenzare quando non si sanno le cose”.

I brani che compongono il disco sono tutti frutto del suo genio creativo, della sua passione per la musica e della sua  capacità di emozionare. “Non è stata un svolta improvvisa – racconta ancora il talento uscito dalla scuola di Amici –  il mio è un percorso che è durato qualche anno. Mi sono avvicinata sempre più a questo punto. Ho iniziato a cercare di convincere con i miei pezzi. Ho sempre spinto sulla scrittura e su questo tipo di mondo sonoro. Non rinnego nulla, ogni cosa che ho fatto è stata giusta per quel momento. Sono sempre stata cosciente delle scelte che ho fatto. Mi sono spostata un pezzo per volta”. Alcuni brani li ha tenuti nel cassetto, come ‘A cuore spento’: “Ho aspettato il momento giusto, il disco giusto, l’età giusta. Per questo brano ho aspettato che si allontanasse il ricordo di un amore”.

Una musica che Annalisa porterà in giro per l’Italia con un tour che partirà il 17 maggio al Teatro Nazionale di Milano, proseguendo  il 19 Annalisa sarà a Roma all’Auditorium Parco della Musica dove presenterà in esclusiva assoluta l’album che esce il 20 maggio.

Un successo che non si compone di grandi numeri – come quelli che appartegonono ad Emma e Alessandra Amoroso, sue colleghe di “Amici” – ma che l’ha portata davvero in alto, con collaborazioni internazionali ed esclusive.

La collaborazione con Dua Lipa –  la pop star britannica che sta scalando le classifiche di tutto il mondo con la hit “Be the one”- ha portato a segno un brano  “Used to you”, composto per un’altra artista. L’incontro tra le due è avvenuto in Warner: “C’è stata subito tanta sintonia, così abbiamo provato a fare qualcosa insieme. Mi ha fatto arrivare il brano e mio è piaciuto tantissimo. Ci ho lavorato dal punto di vista della produzione, era il suo mondo, scritto con il suoi team, così abbiamo trovato una dimensione giusta per il mio disco”. Annalisa ha scritto anche il testo in italiano, che ha dato vita alla versione di “Potrei abituarmi”: “Il testo è abbastanza fedele, ho ampliato il discorso, mi piaceva molto questa nuova accezione del concetto di abitudine. Che è sempre descritta negativamente, invece lei si augura di abituarsi. Lo dice in senso positivo e ho rispettato questa sua idea originale”.

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