Orta di Atella, la scuola “Stanzione” trionfa con l’arte della legalità

di Redazione

Orta di Atella – Continuano i successi della scuola media “Stanzione” di Orta di Atella, dirigente Arcangela Del Prete, i cui alunni non mancano di distinguersi in ogni attività, sia essa sportiva, artistico-creativa, musicale.

Sabato 30 aprile, al teatro Gelsomino di Afragola, alla manifestazione conclusiva del concorso “L’Arte per la legalità”, quarta edizione, sul tema “Bullo, perché?”, una prestigiosa giuria ha decretato l’assegnazione del primo e del terzo premio alle alunne Flavia Verde, Maurizia Pezzullo e Chiara Di Vaio, riconoscendo nei lavori artistici presentati dalle vincitrici una profondità e un’originalità non comuni.

Ancora conferme sulla qualità delle nostre atlete ci proviene all’edizione 2016 dei “Giochi della gioventù”, al termine dei quali la squadra femminile di volley, formata da Alessia Iovinella, Antonella Coppola, Maria Cioffi, Mariapia Grimaldi, Elena Russo, Janet Fico, Chiara Cristofaro, Francesca Barbato, Teresa Russo, Valeria Iovinella, Erika Carbone, Aurora Furente, Gilda Nocerino, si è classificata prima nelle gare provinciali. Venerdì 6 maggio la squadra affronterà l’incontro valevole per il torneo regionale contro la squadra di Meta di Sorrento; un torneo che potrebbe proiettare le giovani sportive alle gare nazionali.

“Sono molti anni – ha dichiarato la dirigente Del Prete – che la scuola Stanzione riceve importanti riconoscimenti ad ogni tipo di competizione di respiro regionale, provinciale o nazionale alla quale decida di partecipare. I miei complimenti vanno a tutti gli alunni e le alunne che accettano di mettersi in gioco, impegnandosi con sacrificio e meritando di essere premiati; ma è doveroso, da parte mia, sottolineare che, dietro ai successi dei ragazzi, c’è un grande lavoro organizzativo, di preparazione e di motivazione svolto dai loro docenti, il cui impegno, spesso, va ben oltre il proprio dovere di servizio. E’ questa la scuola che amo, che ritengo l’unica possibile; una scuola alla quale sto dedicando tutto il mio lavoro; una scuola viva, fatta di passione e di entusiasmo; che va avanti da sola, attraversando indenne decenni di riforme più o meno discutibili”.

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