Gricignano – Rifiuti in Via Madonna dell’Olio, Cavaliere: “Già eravamo all’opera”

di Antonio Taglialatela

Gricignano – “Invece di limitarsi a fare segnalazioni, intasando gli uffici comunali di comunicazioni ridondanti di sversamenti già avvenuti e di cui il Comune, è bene ricordarlo, è vittima, le associazioni come la ‘Dea’ cerchino di prevenirli gli sversamenti di rifiuti, segnalando i responsabili, mentre sono all’opera, alle forze dell’ordine”.

Arriva a stretto giro la risposta del Comune di Gricignano, attraverso la dirigente dell’area tecnica, architetto Anna Cavaliere, all’ennesima segnalazione di un’associazione di volontari ambientali, la “Dea”, riguardante un’area situata in via Madonna dell’Olio, al confine con Aversa, su cui sono presenti rifiuti illecitamente depositati e in parte dati alle fiamme.

La dirigente, a tal proposito, fa presente che “con ordinanza del 19 aprile scorso si era già provveduto alla chiusura della strada per la rimozione dei rifiuti. Attività ad oggi ancora in corso a causa dei continui sversamenti che stanno rendendo difficoltose le operazioni di selezione dei rifiuti da parte degli addetti”.

L’architetto, poi, ricorda come il Comune di Gricignano ha stipulato, sin dal novembre 2014, una convenzione con “Campania Ambiente”, società della Regione Campania che da allora sta operando a Gricignano, raccogliendo rifiuti, selezionandoli per tipologia e rimuovendoli dalle discariche abusive presenti nell’area da anni (nella foto gli addetti all’opera, ndr.). Tra gli ultimi interventi quello che abbiamo riportato ieri in via Casolla, nelle cui traverse campestri giaceva una tonnellata di onduline di eternit contenenti il famigerato amianto (guarda le foto).

Fino ad oggi sono stati riempiti circa 1000 “big bag”, i sacchi bianchi utilizzati dagli operatori per i rifiuti indifferenziati. “Quantità – sottolinea la Cavaliere – che andrà ad aumentare in quanto l’attività è ancora in corso, senza contare la quantità di rifiuti recuperabili, come plastica e vetro, e quelli pericolosi, come amianto e guaine”. Ciò “nonostante – spiega ancora la dirigente – le difficoltà dovute alle procedure e ai costi di smaltimento”.

Quando l’architetto Cavaliere parla di “difficoltà delle procedure” si riferisce al problema, appunto, dei “big bag”, di cui abbiamo parlato circa un anno fa dopo un’infelice uscita del commissario per l’emergenza roghi in Campania, Donato Cafagna, il quale, dalle colonne di un noto quotidiano regionale, accusava i comuni di “sprecare” i fondi regionali per bonifiche che, a suo avviso, restavano “incompiute”. Accuse lanciate senza affrontare (non crediamo senza conoscere…), però, le complessità legate allo smaltimento dei sacchi bianchi (leggi qui).

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