Carinaro, inaugurata l’associazione “Terra Nostra”

di Redazione

Carinaro – Un paese che rinasce dalle idee. E’ questo è il presupposto sul quale la nuova associazione locale Terra Nostra fonda i suoi principi basilari. L’inaugurazione si è tenuta sabato 14 maggio, nella sede di via Trieste.

Presenti tutti i soci fondatori: Nicola Alessio, Francesco Coppola, Paolo Della Volpe, Daniela De Simone, Armando Lunello, Serena Marino, Stefano Masi, Claudio Moretti, Mario Moretti, Giuseppe Schiavone, Francesco Pellino.

Un sodalizio costituito principalmente da giovani laureati e ricercatori, da molti considerati come “la parte nascosta del paese”. Loro hanno voluto mettersi in gioco promuovendo l’ambizioso progetto di rilanciare l’interesse per le tradizioni locali, la storia, la cultura, i valori e gli ideali civici della comunità carinarese.

A commentare la nascita della nuova associazione il professor Marco Francesco Eramo: “Dopo anni caratterizzati da svariati tentativi di voler costituire un folto gruppo di giovani il cui interesse non fosse solo quello per la politica, ma per qualunque iniziativa volta alla promozione del benessere collettivo, il sogno sta diventando una vera realtà. La comunità, attraverso le linee guida dell’associazione si trasformerà, per il bene di tutti, in un territorio di confronto, anche tra opposte tendenze, che incentrerà il proprio interesse sul dialogo e sulle proposte di nuove idee”.

“Già sabato scorso, all’evento di inaugurazione della sede, si è potuto assistere a quello che è lo spirito costitutivo e finalistico dell’associazione stessa, ovvero un confrontarsi apertamente, uno scambio di idee tra le vecchie guardie della politica locale ed i giovani convenuti, oltre a quelli già presenti del comitato promotore, su varie tematiche”, spiega Eramo, sottolineando: “Secondo un mio personale parere sembrava di assistere ad una di quelle brillanti riunioni che si tenevano in epoca illuministica presso i luoghi pubblici e di integrazione sociale tra persone di un certo spessore intellettuale, i quali si riunivano appositamente per affrontare varie questioni e tematiche che riguardavano la comunità. Avendo avuto modo di partecipare, ho colto l’occasione per richiamare l’attenzione di tutti i presenti sul problema dell’ambiente, in relazione al quale la stessa associazione ci porta ad osservare un atteggiamento di responsabilità, considerato che è una delle questioni più dibattute ed accese nel nostro territorio”.

L’auspicio di Eramo è “che la neo associazione persegua con tanto interesse e con una partecipazione sempre più massiccia di cittadini gli scopi prefissati, diventando col tempo terreno fertile dove far maturare e coltivare una nuova classe dirigente del paese. E’ in questo seno che dovranno essere raccolte le sfide dei prossimi anni in ambito di sviluppo, lavoro, legalità e, soprattutto, di politiche sociali, andando incontro alle esigenze dei meno abbienti”.

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