Aversa, il candidato italo-ghanese: “Ci giudicheranno sui fatti e non sui sogni”

di Nicola Rosselli

Aversa – “Mi chiamo Benjamin, 46 anni, cittadino italiano di origini ghanesi”. Inizia così la presentazione di Benjamin Jebuni, candidato al Consiglio comunale di Aversa nella lista del Pd. Una candidatura voluta dal senatore di “Democrazia Solidale” Lucio Romano.

Da 11 anni nel nostro Paese, Jebuni racconta: “Dopo la laurea in Scienze Sociali e delle Arti, conseguita in Ghana, mi sono trasferito in Germania dove, nonostante la possibilità offertami, non ho potuto accettare il ruolo di assistente universitario proposto dalla mia Università. Il mio arrivo in Italia, nel lontano 2005, è stato molto casuale. Sono venuto per trovare una cugina. Mi sono innamorato da subito del clima, del calore delle persone…di mia moglie. Ho lavorato per un’azienda di metalmeccanica curando gli affari esteri”.

“Il lavoro – continua – mi ha portato in giro per il mondo: da Shanghai a Monterray, dal Brasile a tutta l’Europa. Sono docente di inglese e francese in diverse scuole. Durante tutto questo tempo ho sempre avuto il desiderio di fare qualcosa per i miei fratelli in Italia, soprattutto in Campania. Nel 2012 abbiamo creato l’associazione ‘Unione Africana Campania’. Aiutiamo gli immigrati di origine africana a integrarsi nella società italiana. Abbiamo anche uno sportello d’informazione e di orientamento. La nostra associazione è aperta a tutti, donne e uomini di buona volontà, perché noi crediamo che ‘da soli si va veloce ma insieme si va lontano’. Ognuno è benvenuto! Con la Comunità di Sant’Egidio siamo impegnati nella tutela delle persone fragili, in condizioni di disagio. Operiamo nelle periferie esistenziali”.

L’attivista italo-ghanese sottolinea: “Per evitare che chi si trova in condizioni vulnerabili cada facile preda della malavita, dobbiamo fare di tutto per le politiche di inclusione sociale. Nessuno si salva da solo e nessuno può stare bene da solo. Dobbiamo farci carico delle persone con disabilità, di bambini e donne in difficoltà, di anziani emarginati e abbandonati in case e istituti senza la cura e l’affetto dei propri cari. Anziani che, dopo sacrifici fatti per una vita intera, non hanno più la possibilità di vivere in casa propria con giusta assistenza e conforto sociale”.

“Nei confronti di queste persone, insieme a tanti volontari, – conclude il candidato democratico – sono impegnato da anni nell’aiuto, nel sostegno anche materiale. Non possiamo limitarci alle sole enunciazioni, dobbiamo mettere in pratica, concretamente, tutto ciò che affermiamo. Lo dobbiamo per i nostri figli. Le generazioni future ci giudicheranno sui fatti e non sui sogni! Sì, non è vietato sognare anzi bisogna sempre sognare”.

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