Aversa, Dello Vicario: “Un nuovo piano commercio per favorire prodotti locali”

di Redazione

Aversa – Secondo appuntamento con la lista Balena Bianca, che scende in piazza ad illustrare il programma elettorale per Giampaolo Dello Vicario. Molti i votanti ed i simpatizzanti che si sono riuniti al garage Marino per interagire con il candidato sindaco sulle problematiche del commercio e della distribuzione.

“Negli ultimi anni – ha detto Dello Vicario – le dinamiche della distribuzione sono cambiate. Le liberalizzazioni, le importazioni da paesi con basso costo di manovalanza, l’ingresso delle multinazionali, la scienza della logistica applicata e non ultimo il commercio on-line hanno stravolto il metodo dell’offerta e le aspettative dei clienti. I due grandi aspetti del commercio sono la grande e la piccola distribuzione. La grande distribuzione ha il ruolo sociale di donare al cittadino la massima scelta a prezzi competitivi. La piccola distribuzione ha il nuovo ruolo di specializzare l’offerta ponendo al primo posto il servizio e la qualità. Nei nuovi scenari di libero mercato si sono verificate delle distorsioni conseguenti all’inadeguatezza od alla totale assenza di un piano del commercio che tuteli e regoli le parti coinvolte”.

“Nella città di Aversa – ha ricordato il candidato sindaco – l’assenza di regole ed a volte l’insano coinvolgimento politico ha comportato un illogico sviluppo delle aree commerciali ed un conseguente impoverimento della città. Nel programma di governo è previsto un piano del commercio atto a un riequilibrio funzionale, alla valorizzazione e introduzione di ‘nuove centralità urbane’ anche tramite programmi integrati per la rivitalizzazione della rete distributiva. Istituzione giornata settimanale (facoltativa) ‘Aversa Aperta’”.

Inoltre, per Dello Vicario “bisogna lavorare al potenziamento e rinnovamento di promozione dei prodotti locali ‘I mestieri come arte’ e  ‘Aversa in vetrina’. Proponiamo, ancora, di creare sul territorio una rete di Last minute Market (mercati dell’ultimo minuto) in grado di avvicinare la catena distributiva alle realtà del terzo settore, anche attraverso iniziative di informazione contro lo spreco alimentare, vere occasioni di crescita culturale ed economica collettiva, in grado di ridurre lo spreco di cibo, far risparmiare le aziende riducendo lo smaltimento rifiuti e offrire un ammortizzatore sociale alle persone meno abbienti”.

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