I voti della camorra a Santa Maria Capua Vetere: arrestato l’ex assessore Salzillo

di Redazione

Santa Maria CV – Alfonso Salzillo, 49 anni, ex assessore e consigliere del Comune di Santa Maria Capua Vetere è stato arrestato mercoledì mattina dai carabinieri con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso e corruzione elettorale finalizzata a favorire il clan dei casalesi.

Il provvedimento, emesso dal gip di Napoli su richiesta della Procura antimafia, arriva all’esito di un’indagine svolta tra il 2014 e l’agosto 2015, supportata dalle dichiarazioni di alcuni pentiti che hanno indicato l’ex amministratore comunale come referente nei rapporti tra la Pubblica amministrazione e la fazione Schiavone, guidata da Nicola Schiavone, figlio del capocosca Francesco “Sandokan”.

Secondo quanto accertato dagli investigatori, Salzillo avrebbe informato il clan sull’apertura di nuovi cantieri a Santa Maria Capua Vetere per consentire la formulazione di richieste estorsive; si sarebbe prestato, nell’interesse del clan, a cambiare assegni bancari per impedire la ricostruzione della loro illecita provenienza; alle amministrative del 2011, quando era candidato consigliere, per ottenere il voto elettorale avrebbe promesso, a due esponenti del clan, la somma di 30mila euro in cambio di appoggio.

I carabinieri hanno anche sottoposto a sequestro un’attività commerciale nel settore caseario a Curti e a Ischia (nel video in alto), oltre a due appartamenti, un fabbricato rurale, un terreno e titoli di credito e rapporti bancari, tutti riconducibili all’indagato, per un valore di circa 600mila euro.

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