Davigo accusa politici: “Delinquono e fanno più danni di ladri”

di Stefania Arpaia

Roma – E’ polemica in seguito alle dichiarazioni del presidente dell’Anm, Piercamillo Davigo, che si è scagliato contro la classe dirigente italiana descrivendola come una vera e propria associazione a delinquere.

“La classe dirigente di questo Paese quando delinque fa un numero di vittime incomparabilmente più elevato di qualunque delinquente da strada e fa danni più gravi”, ha dichiarato Davigo creando non pochi malcontenti.

“In Italia – ha proseguito durante la lectio magistralis al master in prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e corruzione dell’ Università di Pisa – la vulgata comune è dire che rubano tutti. No, mi fa arrabbiare questa cosa, rubano molti. Non tutti. Altrimenti non avrebbe senso fare i processi”.

“Per un paio di decenni l’attività di questo paese non è stata quella di contrastare la corruzione ma i processi sulla corruzione. Questo è stato un messaggio fortissimo. Dire che i magistrati devono parlare solo con le loro sentenze equivale a dire che devono stare zitti. La corruzione è un reato particolarmente segreto, occulto, non si fa davanti a testimoni, è noto solo a corrotti e corruttori, non viene quasi mai denunciato. È un reato a cifra nera. È un reato seriale. Per questo è necessario premiare chi parla”.

Poi successivamente ha aggiunto: “Non ho mai inteso riferirmi ai politici in generale – ha precisato in una nota – ma ai fatti di cui mi sono occupato ed a quelli che successivamente ho appreso essere stati commessi. Non ho mai pensato che tutti i politici rubino, anche perchè ho più volte precisato che, se così fosse, non avrebbe senso fare processi che servono proprio a distinguere”.

Polemiche da Pd, Fi, Lega, Ap che accusano Divago di aver sbagliato a generalizzare. A favore M5s e Sinistra italiana.

Critico anche il vicepresidente del Consiglio Superiore della magistratura Giovanni Legnini che ha dichiarato: “Le parole del presidente Anm  rischiano di alimentare un conflitto di cui la magistratura e il Paese non hanno alcun bisogno”. 

In passato, durante un’intervista al Corriere Davigo aveva già detto: “I politici non hanno smesso di rubare. Hanno smesso di vergognarsi. Rivendicano con sfrontatezza quel che prima facevano di nascosto. Dicono cose tipo: ‘Con i nostri soldi facciamo quello che ci pare. Ma non sono soldi loro; sono dei contribuenti”.

Renzi: “Tutti i giorni leggo polemiche tra politici e magistrati. Un film già visto per troppi anni. Personalmente ammiro i moltissimi magistrati che cercano di fare bene il loro dovere. E anche i moltissimi politici che provano a fare altrettanto. Il rapporto tra politici e magistrati deve essere molto semplice: il politico rispetta i magistrati e aspetta le sentenze. Il magistrato applica la legge e condanna i colpevoli. Io rispetto i magistrati e aspetto le sentenze. Buon lavoro a tutti”.

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