Crimine organizzato ed economia legale, incontro dell’Unicri a Napoli

di Redazione

Napoli – Gli effetti della crescente globalizzazione hanno prodotto una notevole espansione degli interessi e della sfera d’azione della criminalità organizzata, con conseguenze negative sui sistemi sociali, politici ed economici a livello mondiale. In particolare, il reinvestimento dei proventi di reato da parte dei gruppi criminali nei settori chiave dell’economia lecita, qui ricompresi i diversi settori produttivi, rappresenta una minaccia concreta allo sviluppo economico e alla stabilità politica dei paesi.

L’Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia (Unicri) ha condotto uno studio sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia legale al fine di accrescere la conoscenza del fenomeno e con l’obiettivo ultimo di ridurne l’impatto.

L’Unicri, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d’America e il Comune di Napoli hanno tenuto la ‘Crimine organizzato ed economia legale’, a Castel dell’Ovo, durante la quale sono stati presentati i principali risultati di tale studio.

L’incontro, che si è focalizzato sui casi analizzati in Italia e sulle esperienze di altri paesi europei, è stata un’importante occasione per discutere le buone prassi volte a contrastare il fenomeno. Rappresentanti delle principali autorità nazionali, organizzazioni internazionali ed esponenti della società civile intervenuti sul tema, con l’obiettivo comune di migliorare il contrasto all’infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico, sociale e politico e prevenire i suoi effetti devastanti.

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