Traffico in Via Mameli, Madonia: “Nessun accordo, la protesta continua”

di Redazione

Carinaro – La consigliera comunale di opposizione, Assunta Madonia, ha presentato, nella seduta del Consiglio del 31 marzo scorso, un’interrogazione al sindaco di Carinaro per conoscere quali provvedimenti l’amministrazione intendesse prendere per risolvere la caotica situazione di traffico sorta in via Mameli, a seguito dell’ordinanza sindacale con cui è stato deviato sulla strada tutto il traffico intercomunale diretto o proveniente da Caserta e dalle aree industriali situate a ridosso del Comune di Carinaro.

“Poiché dette difficoltà perdurano da alcuni mesi – spiega Madonia – l’esasperazione dei cittadini aveva fatto nascere un Comitato spontaneo che, a più riprese, ma invano, si era rivolto all’Amministrazione, nel tentativo di veder risolto il problema che si era creato e di poter vivere in pace ed in condizioni ambientali più tollerabili”.

“In risposta all’interrogazione – fa sapere la consigliera – l’amministrazione, per bocca del vicesindaco Lello Sardo, ha fatto sapere che l’agitazione degli abitanti di via Mameli non ha più ragione di esistere in quanto con i rappresentanti del comitato sarebbero state concordate alcune misure per risolvere la questione. Tra queste, la creazione di dossi artificiali e l’istallazione di paletti di ferro lungo i lati di via Mameli”.

Ma l’esponente di “Uniti per Cambiare” sottolinea come i cittadini di via Mameli hanno avuto modo di seguire, via internet, i lavori della seduta del Consiglio (leggi qui), e ora fanno sapere che quanto riferito dal vicesindaco Sardo non risponde al vero, prima perché detti rimedi non sarebbero stati concordati con le persone delegate dai cittadini a rappresentare il Comitato e poi perché, eventualmente, gli stessi rimedi più che risolvere il problema, finirebbero per aggravarli”.

“Per questi motivi – conclude Madonia – la protesta degli abitanti di via Mameli continuerà nei prossimi giorni, informando il Prefetto di Caserta e l’autorità giudiziaria, non escludendo anche azioni dimostrative più clamorose al fine di veder annullata una cervellotica ordinanza che ha tolto la pace agli abitanti del Rione e che non è servita neppure a raggiungere l’intento che si era prefissa”.

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