“Male Capitale”, il pm Maresca presenta il suo libro a Cesa

di Redazione

Cesa – Il pm antimafia Catello Maresca sarà ospite, giovedì 28 aprile, del Comune di Cesa per la presentazione del suo libro “Male Capitale – La misera ricchezza del clan dei Casalesi”. L’appuntamento è per le ore 18 nell’aula consiliare di piazza De Gasperi.

Interverranno, oltre all’autore, il sindaco Enzo Guida, l’assessore alla Cultura Antimo Dell’Omo, il presidente del Tribunale di Napoli Nord, Elisabetta Garzo, il magistrato Nicola Graziano, il giornalista e fotoreporter Nicola Baldieri. A moderare la delegata agli Eventi, Erika Alma.

Dalla penna cui si devono il “Dizionario e l’Enciclopedia delle Mafie”, quello di Maresca è un libro onirico e insieme lucido, didascalico, capace di schiudere al pubblico segreti, rituali e filosofia dei più spietati clan della Camorra, e delle operazioni giudiziarie che li hanno condotti in carcere.

Accompagnato dalla mano abile di Nicola Baldieri, giornalista e fotografo, Maresca racconta la scoperta dei bunker del clan scoperti durante alcune delle sue operazioni più famose, come “Caccia al Tesoro” o “Zenit”, e l’arresto di Michele Zagaria.

I racconti risultano ancora più vividi grazie agli scatti di Baldieri che illustrano minuziosamente i bunker trovati sotto ai tetti in cui rubinetti d’oro e porte d’amianto vivevano insieme indisturbati, come due facce della stessa medaglia, che rappresentano da un lato lo sfarzo del clan e dall’altro la costrizione a nascondersi.

L’utilizzo di nomi di fantasia ma molto simili a quelli reali permette a Catello Maresca di usare un linguaggio incisivo e forte per coinvolgere gli adulti, ma allo stesso tempo anche semplice per indirizzare la lettura anche ai ragazzi, riuscendo comunque a descrivere con grande maestria il marciume che per tanti anni il clan dei Casalesi ha fatto dilagare in Campania.

Con l’esperienza del grande magistrato e la verve affabulatoria del narratore consumato, Maresca tratteggia una Campania dove nulla è come sembra: le parole scorrono lievi, tra perle di Labuan e cachemire, canarini e alligatori, e un “clan dei Caponesi” sospeso tra la cucina di casa e la Chicago degli anni Trenta.

manifesto male capitale

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