“Caro Magistrato Ti Scrivo…”, studenti al Tribunale di Napoli Nord

di Redazione

Aversa – Studenti e Istituzioni si incontrano per parlare di legalità, giustizia e cultura. L’appuntamento è per venerdì 8 aprile ad Aversa, sede del Tribunale di Napoli Nord, nello storico Castello Aragonese di piazza Trieste e Trento.

Parteciperanno la presidente del Tribunale, Elisabetta Garzo (nella foto), e il segretario generale della Corte Costituzionale, Carlo Visconti. Per l’Organizzazione Non-Profit Cultura & Solidarietà – che ha organizzato l’incontro – ci saranno il presidente Francesco Vivacqua e il direttore generale Nadia Mazzon, che incontreranno gli studenti delle scuole cittadine ai quali è stata già donata una copia di “Caro magistrato ti scrivo, sesto volume della collana editoriale “Caro…ti Scrivo…” ideata e promossa dell’associazione Cultura & Solidarietà, da sempre impegnata, in Italia e in tutta Europa, a creare un rapporto diretto tra studenti e istituzioni. Negli anni sono oltre 20mila i testi che l’associazione ha donato alle scuole italiane.

“Napoli, suo malgrado, è spesso al centro della cronaca nera del nostro Paese. Ma la sua parte più profonda è sana. Per questo – ha sottolineato Francesco Vivacqua, presidente di Cultura & Solidarietà – abbiamo deciso di far incontrare i giovani con chi amministra la giustizia, per far sì che gli studenti, cittadini di domani, capiscano l’importanza della legalità come base della convivenza civile”.

“La nostra associazione – ha concluso Vivacqua – nasce ed ha sede a Milano ma negli anni ha portato in tutta Europa l’ideale che gli studenti debbano essere iniziati alla cultura sin da giovani per potersi rapportare meglio alle istituzioni. Già lo scorso anno le 580 lettere di cui è composto questo volume sono state lette in tutte le regioni italiane, facendo incontrare i magistrati di ogni capoluogo con gli studenti che quelle lettere le avevano scritte”.

La prefazione a questo volume è del vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Giovanni Legnini, che ha voluto sottolineare come le lettere raccolte “ci consentono di osservare, da uno speciale punto di vista, la percezione diffusa tra i giovanissimi della funzione e della vita dei Magistrati italiani. Si stratta di testi – prosegue Legnini – scritti da ragazzi e ragazze delle scuole medie, dal sud al nord del paese, che ci sollecitano a riflettere sulla figura del giudice, sulla sua identità e funzione nell’ordinamento e nella società, sulla sua vita personale e famigliare”.

“La particolarità di questi scritti – ha chiarito Nadia Mazzon, direttore generale dell’associazione Cultura&Solidarietà – sta negli autori. I giovani spesso paragonano i magistrati a degli eroi, senza però abbandonare la spontaneità propria della loro età, che li porta ad essere curiosi, anche con accenni graffianti”.

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