Aversa, brutte notizie per la prossima Amministrazione: ci sono 3 milioni di debiti

di Livia Fattore

Aversa – Tre milioni di euro. A tanto ammonta, ad oggi, il blocco delle liquidità che impedisce, di fatto, per l’intero anno, ogni tipo di scelta politico-amministrativa al Comune di Aversa. Insomma, mentre i partiti e i movimenti si confrontano in vista dell’appuntamento elettorale per l’elezione della nuova amministrazione, giunge notizia certa che chi uscirà vincitore dalle urne il prossimo 5 giugno avrà, praticamente, le mani legate, almeno per la restante metà del 2016, sempre che siano attuati, immediatamente dopo il voto, interventi strutturali che diano nuova linfa all’asfittico bilancio aversano che su 40 milioni annui movimentati mostra una sofferenza di poco superiore al 10%.

Ma andiamo per ordine. Tra qualche giorno, così come prevede la normativa, la vicesindaco Nicla Virgilio, in sostituzione del compianto sindaco Giuseppe Sagliocco, presenterà la relazione di fine mandato. Un documento nel quale, come si è potuto apprendere in anteprima, sono riportati ben un milione e mezzo di debiti fuori bilancio. Somma dovuta sia per numerose sentenze di condanna passate in giudicato – a seguito di citazioni per risarcimento danni provocati ad automezzi o a persone per incidenti stradali dovuti alle pessime condizioni delle strade – e a lavori affidati senza una copertura in bilancio da parte della precedente amministrazione.

Accanto a questa somma ci sarebbe, poi, la richiesta da parte dell’Agenzia delle Entrate del pagamento di oltre 400mila euro per mancato versamento delle quote Irpef a carico del datore di lavoro per i dipendenti. In questo senso al Comune sarebbe già pervenuto un ultimatum di Equitalia con l’invito a versare la somma all’Erario in tempi brevi pena l’attivazione di procedure esecutive nei confronti del comune di Aversa.

L’ultimo milione, o poco più, che manca all’appello è dovuto al blocco giudiziario di questa somma presso il tesoriere del Comune da parte di una vittima della strada che, a seguito di un incidente per il quale sarebbe stata riconosciuta la responsabilità civile dell’Ente, è rimasto paralizzato. Da qui il riconoscimento giudiziario del risarcimento che sarebbe stato bloccato in vista dell’appello.

Una situazione non florida, alla quale si aggiunge l’incapacità, in questo momento, di riscuotere tributi e canoni comunali. La precedente amministrazione ha, infatti, fatto a meno di Equitalia per la riscossione della Tari volontaria e per i canoni idrici e ha creato problemi non di poco conto scegliendo di far pagare, per famiglie e non, i contatori senza che vi fosse un’idonea azione per riformare il settore. Riforma, oggi, ancora più difficile se si considera che al Servizio Acquedotto c’è un solo addetto che non può, ovviamente, stare dietro a decina di migliaia di utenti. Unica nota positiva i pagamenti alla Senesi, la società che si occupa del servizio di igiene urbana, che sono arretrati, fisiologicamente, “solo” di un paio di mesi.

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