Palermo, Ciulla diventò “generale” e fece bruciare l’auto della figlia di Madonia

di Redazione

Palermo – “Il soldato ora è diventato generale”, si ascolta nelle intercettazioni. Giovan Battista Ciulla, 34 anni, tra i destinatari dei 62 arresti compiuto nell’operazione “Brasca-Quattro.Zero” (leggi qui) che ha decimato i mandamenti mafiosi di Villagrazia-Santa Maria di Gesù e San Giuseppe Jato, è un fisioterapista di Monreale che fa servizio a domicilio. Insospettabile.

Ma dopo l’operazione “Nuovo mandamento”, che azzerò il clan di Monreale guidato da Vincenzo Madonia e Carmelo La Ciura, Ciulla si sarebbe trovato sulle spalle il compito reggere la “famiglia”.

Il suo intento, da quanto emerso dalle indagini, sarebbe stato quello di controllare i lavori edili, di sbancamento e scavo in corso su tutto il territorio, attraverso la scelta delle imprese, estorsioni e atti intimidatori.

Il suo era atteggiamento talmente spregiudicato che non si sarebbe fatto problemi neanche a incendiare l’auto di Veronica Madonia, figlia di Vincenzo. Episodio avvenuto il 21 maggio 2014 proprio di fronte all’abitazione del vecchio rappresentante della famiglia mafiosa di Monreale, prova dell’incisiva manifestazione di forza dell’insediamento nel territorio di Monreale del nuovo assetto mafioso che aveva ormai scalzato il predecessore.

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