Napoli, Bassolino suona la carica: “Io combatto per vincere”

di Redazione

Napoli – “Siamo in tanti, altro che fedelissimi. Tanti mondi della città. Siamo in questo teatro più o meno quanti tutti gli iscritti al Pd di Napoli”.

Antonio Bassolino, dopo le polemiche sulle primarie e il doppio ricorso presentato, apre la sua convention nel teatro Augusteo di Napoli dicendo: “Nessuna rottura, scendo in campo per atto d’amore”.

L’ex sindaco, infatti, non vuole la rottura: “Qualcuno ha parlato di guerra interna, ma bisogna saper pesare le parole. La vera guerra civile che dobbiamo combattere è quella contro la camorra, senza chiudere gli occhi come molti fanno. Sono sceso in campo per un atto d’amore verso la città, non mi interessano divisioni e rese dei conti”.

Nessuna divisione, ma almeno un rimprovero: “Domenica sera mi sarei aspettato, un po’ ingenuamente, che squillasse il telefono da Napoli e Roma per dire ‘grazie Antonio, hai contribuito a far vivere la politica’. Invece niente”, continua Bassolino urlando. “Così come – aggiunge – dopo l’assoluzione altrettanto ingenuamente mi sarei aspettato che squillasse il telefono da Napoli e Roma, persone con cui ho condiviso una vita. Invece niente”.

Poi l’affondo: “Io non combatto contro il Pd, io combatto per vincere. Non sono abituato a perdere come qualcun altro”.

Una conflittualità che emerge anche dal ricordo della campagna per le primarie. “Io cercavo di combattere per la città, per portarla oltre de Magistris. Per gli altri, tutto era teso a fermare me”.
All’Augusteo oltre 1500 persone, con molti sostenitori rimasti in piedi. Per i fan di Bassolino, tra slogan e cartelli, non ci sono dubbi, la corsa continua in ogni caso: “A giugno per il Comune noi votiamo Antonio”.

Bisogna cancellare “una vergogna, una schifezza, un’offesa alla dignità di 30mila votanti delle primarie e un’offesa a Napoli” insiste e condanna la “sordità politica impressionante” con cui il Pd ha finora risposto alle sue proteste.

“Con caparbia passione mi aspetto giustizia a questa domanda di trasparenza, cancellando il voto nei seggi dove si è violata la democrazia e violentata la Costituzione. Nelle elezioni si prevede per i seggi il limite di propaganda a 200 metri, figuriamoci per dare soldi. C’è ancora la possibilità di ribaltare un autogol, di evitare un nuovo possibile suicidio del Pd facendo ripartire la democrazia delle primarie. Non accetterò mai che per un euro o 10 euro si possa offendere la democrazia, la libertà e dignità del voto e delle persone”.

Per Bassolino è “particolarmente grave” la ferita per quanto accaduto nel quartiere operaio di San Giovanni a Teduccio, “dove ho combattuto le mie prime battaglie. Da sindaco feci liberare lì le case occupate dalla camorra. Ora la camorra è tornata”.

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